Nell’accordo Italia-Francia sulle acque territoriali “sono state cedute porzioni di superficie marina” che riguardano anche la Toscana. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione di Claudio Borghi (Lega Nord) sull’accordo Italia-Francia per la cessione alla Francia, da parte del Governo, di acque territoriali italiane, a largo delle isole dell’arcipelago toscano.
L’accordo, ha spiegato Remaschi, “è stato stipulato il 21 marzo 2015 ed è di totale competenza statale. Il governo italiano non ha ancora ratificato questo accordo che per le nostre marinerie può essere un problema, specialmente quelle dell’Elba e quelle di Viareggio”. Remaschi ha precisato che la superficie marina ceduta è davanti alle coste toscane, all’isola di Capraia, mentre quella acquistata si trova davanti alle isole d’Elba e di Pianosa. Le risorse contenute nel tratto di mare interessato, nota anche come il Santuario per i mammiferi marini, sono di altissimo pregio naturalistico.
L’accordo Italia-Francia però, secondo l’assessore, “sembra penalizzare in maniera rilevante il settore della pesca professionale marittima”. Per questo, ha detto, “abbiamo chiesto un incontro urgente con il ministro Gentiloni per approfondire i contenuti di questa intesa della quale non eravamo a conoscenza, é siamo stati coinvolti”. Per la Toscana, con l’accordo “sono state cedute porzioni per 339,9 kmq e acquisite per 23,85 con una diminuzione di 316,05 kmq”.