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Ciao Valentina!

Redazione
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di Elisabetta Failla

È il giorno dell’ultimo saluto a Valentina Gallo. Per i presenti, dai familiari, agli amici, a quanti l’hanno conosciuta e a tutta la comunità parrocchiale della chiesa di Sacro Cuore al Romito sarà difficile dimenticare la visione della mamma Giuliana che, al termine della funzione, non riusciva a staccarsi dalla sua “Vale” e in lacrime accarezzava la bara di legno chiaro dentro il carro funebre. Intorno il silenzio, tanto irreale quanto doloroso, e le lacrime soprattutto dei tanti giovani che stavano intorno.

Tutti si sono stretti intorno ai genitori e al fratello Alessio. Una chiesa stracolma e carica di sofferenza ha accolto intorno alle 10.30 questa ragazza di 23 anni volata via troppo presto. La catechista, che l’ha seguita nel percorso sia verso la prima comunione che verso la cresima, ha commentato in lacrime: “era una ragazza solare, allegra, piena di vita. Amava la vita e la viveva con grande gioia. Impossibile non averla notata, com’è difficile adesso dimenticarla”.

A onorare Valentina, morta tragicamente in quel terribile incidente in Spagna domenica scorsa, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il vice presidente della Regione Toscana Monica Barni, l’assessore Sandra botti in rappresentanza del Comune di Greve in Chianti, il rettore dell’università di Firenze Luigi Dei e Giuseppe Leone sindaco di Vallata, la località dell’Irpinia da cui provenivano i coniugi Gallo, giunto stamattina insieme ad alcuni parenti e conoscenti della famiglia. Presenti anche i gonfaloni della Regione Toscana, dei Comuni di Firenze e Vallata. E prima della funzione anche il cardinale Betori è venuto a salutare la famiglia e a dare qualche parola di conforto.

Valentina è la terza vittima di incidente stradale di cui viene celebrato il funerale in questa parrocchia dopo Martino e Matteo. “Sarebbe ora di dire basta – ha detto il parroco don Paolo Capecchi durante l’omelia – È vero che le istituzioni stanno lavorando per istituire l’omicidio stradale, ma se abbiamo bisogno della legge per capire che non si dovrebbe guidare quando si è in stato di ebbrezza oppure sotto l’effetto di droghe oppure semplicemente stanchi, vuol dire che questa è una sconfitta dell’umanità. Basterebbe il buonsenso per capire che in certe condizioni potremmo essere un pericolo per noi stessi e per gli altri. E se fosse stato usato il buonsenso Valentina, Matteo e Martino sarebbero ancora qui con noi e non ci sarebbero famiglie distrutte dal dolore”.

Poi ha rivolto un pensiero ai genitori e al fratello Alessio esaltandone la grande forza con cui stanno vivendo questo terribile momento. “Gerardo (il padre ndr) ieri mi ha detto una cosa che mi ha lasciato senza parole – ha proseguito Don Paolo – ‘ringrazio Dio di aver avuto Valentina per 23 anni’ ed è la seconda volta in pochi mesi che sento questa frase (la precedente pochi mesi fa dal babbo di Matteo, anche lui morto per un incidente stradale ndr). Non ci sono risposte ad un dolore così grande. Non ci sono risposte a quel ‘perché’ di cui è piena la Bibbia e i Vangeli. Anche Gesù prima di morire sulla croce disse’ Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?’ ”.

Infine Don Paolo ha chiuso la sua omelia con un augurio a Valentina: “Spero che possa adesso partecipare ad un progetto Erasmus ancora più grande nel Regno di Dio dove possa confrontarti con persone di ogni “razza, popolo e Nazione”. Ciao Valentina, vola libera lassù dove non osano nemmeno le aquile.funerale_valentina_3

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