Home VETRINA Gli appunti di Graziano Cioni il giorno dopo l’assoluzione

Gli appunti di Graziano Cioni il giorno dopo l’assoluzione

admin
369
0

di Graziano Cioni

Percorrendo per otto anni questo tunnel insieme a tanta sofferenza ho ,anche, imparato molte cose.
Primo:
Il problema non è il magistrato come persona,nei confronti dei quali niente da eccepire, il problema è il nostro sistema giudiziario ,che sicuramente è migliore di tanti Paesi Europei ,ma che può e deve essere migliorato.

– perchè dopo una assoluzione con formula piena nel primo grado ,la pubblica accusa ha la facolta di ricorrere in appello ,quasi si delineasse un accanimento, un fatto personale ? Mentre il ricorso dovrebbe essere ammesso solo per l’imputato.

-non ho perso una seduta del processo che mi riguardava e sono rimasto basito quando ho sentito dire ,se non era per noi avremmo un’altra cattedrale nel desertto ,parole che non venivano pronunciate dall’opposizione in Consiglio Comunale ma da un magistrato in un aula di tribunale.

-Quando nello svolgere il suo lavoro ,chiunque sbaglia paga. Il magistrato non è chiamato mai a rispondere delle sue colpe. Chi difende questa immunità,argomenta che la paura di sbagliare farebbe da freno all’iniziativa del magistrato…allora il chirurgo che cosa dovrebbe fare ?

-il magistrato può avere le sue opinioni politiche,ma nello svolgimento delle sue funzioni deve solo applicare la legge,non può fare “politica” con gNuovoli avvisi di garanzia e con i rinvii a giudizio.

La sinistra fra gli errori come quello di considerare la politica relativa alla sicurezza del cittadino una “cosa” di destra, ha difeso i magistrati a prescindere dalla ragione o dal torto. Intoccabili.

Secondo:

-Mi chiedono come sto ? e io incespico nelle parole rispondendo.

Sono felice della assoluzione con formula piena,sono felice di avere ritrovato la Giustizia della quale sono arrivato a dubitare.

Ma la mia vita è stata stritolata , io che vivevo la politica come una missione sono stato polverizzato da una accusa la più infamante ,la “corruzione”.

Essere consapevole della propria innocenza non ti rende più forte ,anzi , sei preso dal panico, non sai come difenderti, hai una tua storia personale pensi che conti qualcosa…no, non vale niente.

Da quel giorno ,18 novembre del 2008, sei un’altra persona, sei più fragile,sei più malato,tieni la testa alta e la schiena dritta,lo fai per i tuoi figli,fosse per te non usciresti di casa.

Alcuni media,non tutti per la verità sembrano assetati del tuo sangue, vorresti gridargli la tua innocenza,vorresti che capissero che anche tu sei un essere umano.

Terzo:
Ora spero che non avrò gli incubi che in quelle poche ore di sonno,mi hanno tormentato per anni.
Spero di poter rimuovere tutto questo passato di otto interminabili anni.
E un abbraccio forte e sincero a tutti coloro ,e sono tanti,che non mi hanno fatto mancare la vicinanza affettuosa anche se ero indagato per corruzione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui