“I dati sull’aumento della tassazione locale in Toscana negli ultimi due anni, sono preoccupanti. Non c’è da stupirsi che nella nostra regione le imprese chiudano e l’occupazione diminuisca: con un carico fiscale così pesante fare impresa diventa sempre più pesante e meno redditizio. Purtroppo la cultura della sinistra è rimasta la stessa nei decenni: più tasse, più spesa pubblica”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, in merito all’analisi della Uil sull’andamento della tasse locali in Toscana.
“Tra il 2013 e il 2015 – sottolinea Stella – i toscani hanno pagato 312 milioni di euro in più di tasse locali (regionali e comunali). Guardandola in percentuale si tratta di un balzo in avanti dell’11,8%. L’aumento, ci spiega lo studio, è legato essenzialmente all’Imu, alla Tasi, alla Tari e all’addizionale comunale Irpef. Si tratta di dati che smentiscono in maniera categorica le amministrazioni locali di sinistra, che vogliono darci a credere di aver diminuito l’imposizione fiscale, mentre è vero il contrario. Firenze, poi, è in cima alle classifiche per Imu, Tasi, Tari e Irpef comunale. Quando la sinistra capirà che solo la ricetta liberale (meno tasse = più ricchezza e più ricchezza) produce benefici, sarà un bel giorno per tutti”.
