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In ricordo di Oriana Fallaci stimata e amata in tutto il mondo, meno nella sua città

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Domani pomeriggio 29 Giugno, alle 17.30, presso la sala convegni della cassa di Risparmio in via Bufalini, verrà ricordata Oriana Fallaci. Una sorta di buon compleanno per ricordare alla città alla quale la grande scrittrice e giornalista si è sentita sempre profondamente legata, ma che alla sua morte e negli anni che si sono susseguiti, non ha mai dimostrato il medesimo attaccamento, negandole fino a oggi l’intestazione di una strada.

L’iniziativa, presa da Armando Mannocchia, presidente dell’Associazione ‘Una strada per Oriana’, vuol richiamare ancora una volta Firenze ad assolvere questo atto dovuto nei confronti di un personaggio che ha amato profondamente Firenze, una città alla quale ha portato lustro e per la quale si è sempre battuta, chiedendo per lei il rispetto che le era dovuto. Denunciandone una sorta di disinteresse da un punto di vista etico, sociale, un abbandono a un turismo sfrenato mordi e fuggi, come aveva detto a suo tempo anche la MacKarty.

Una socialista determinata, convinta. Una giovanissima coraggiosa  che si era battuta come poteva per la liberazione della città in aiuto del movimento partigiano, che le demenzialità antistoriche della politica locale hanno voluto far morire come una nemica di Firenze.

E’ indiscutibile che Oriana sia stata una delle più giovani partigiane italiane, che alla fine della guerra, con grande coraggio, giovanissima, girava Firenze come staffetta consegnando messaggi,  documenti e armi, che in genere nascondeva in un anfratto della Torre dei Mannelli, sul ponte Vecchio. Torre che lei ha sempre profondamente amato, come si evince anche dai libri su di lei scritti da Umberto Cecchi e da Riccardo Nencini, che la frequentarono amicalmente in due momenti diversi. Libri editi entrambi da Mauro Pagliai e che hanno avuto un notevole successo editoriale. Quello di Cecchi grazie anche al fatto che ‘La Nazione’ mesi orsono ne ha distribuito una edizione speciale abbinata al quotidiano.

Armando Mannocchia che ha in calendario altre manifestazioni sulla scrittrice, ha detto, annunciando l’evento, che non si deve lasciare niente di intentato per arrivare a far sì che il suo nome venga inserito nella toponomastica fiorentina fra i nomi illustri che hanno fatto grande Firenze. E l’Italia, la sua cultura e il suo giornalismo.

Una donna – ha detto Cecchi – rispettata e amata da tutto il mondo meno che dalla sua città natale. Ricorderanno Orianna Fallaci, Umberto Cecchi, giornalista già direttore de La Nazione. autore del libro ‘Cercami dov’è il dolore’,  amico da decenni di Oriana, e Riccardo Nencini, membro del consiglio dei ministri e segretario nazionale di Psi, autore de ‘Il fuoco dentro’, uno dei pochi che le fu vicino negli ultimi giorni di vita.

La serata è aperta a tutti quelli che ricordano la scrittrice come una della più valide penne del Novecento. Non è solo un appuntamento culturale, ma anche di affatto, di dimostrazione che la Firenze vera, sa riconoscere i meriti.

 

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