Il progetto dell’Alta velocità ferroviaria a Firenze, d’intesa con Rfi, governo e Regione può essere rivisto in base ai costi eccessivi, al problema di impatto ambientale, alle nuove tecnologie che permettono il transito ogni tre minuti. Questo il pesniero dell’onorevole Nencini viceministro alle infrastrutture e dello stesso minstro Del Rio. Per Del Rio sarà determinte recuperare gli investimenti già fatti. Il riferimento alla “buca” per la Foster è evidente.
“Dove però non è pensabile una marcia indietro è sul progetto di potenziamento dell’aeroporto di Peretola” afferma Nencini. E’ duplice la presa di posizione di Riccardo Nencini viceministro per le Infrastrutture, oggi in città per partecipare al convegno sul tema promosso dalla Regione.
Per il progetto di sottoattraversamento Tav a Firenze, di cui il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella ha chiesto una revisione, anche con l’ipotesi di rinunciare alla stazione Foster e predisporre un passante di superficie, Nencini si è limitato a prendere atto di come «ci siano delle novità», in questo senso, per cui «bisogna sedersi ed esaminarle innanzitutto con Rfi che è il padre di questa azione e quindi di questo progetto».
Nessuna apertura invece a un riesame del progetto di Peretola, questione che nei giorni scorsi ha visto in polemica lo stesso Nencini e il nuovo sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, contrario alla realizzazione della nuova pista. «Esiste la continuità dell’amministrazione quando ci sono lavori già realizzati e decisioni importanti già prese», sostiene il viceministro, che non vede «alcun motivo per rivedere progetti di questa natura». Il nuovo piano nazionale degli aeroporti, ha aggiunto Nencini, «inserisce Pisa e Firenze dentro gli aeroporti strategici destinandoli a fondi completamente nuovi e decisamente importanti».
