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Problemi economici e organizzativi, chiude la Prato Waterpolo

Redazione
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di Elisabetta Failla

“Oggi è il giorno in cui muore un pezzo dello sport di eccellenza di Prato. Nel giorno in cui Chiara Tabani festeggia la sua partecipazione alle olimpiadi, la squadra di pallanuoto della Prato Waterpolo cessa di esistere. Problemi economici, tecnici e dirigenziali hanno costretto il presidente allenatore Iacopo Bologna a chiudere i battenti. Ringraziamo una ad una le ragazze della squadra e auguriamo loro buona fortuna. Auguriamo anche alla Prato sportiva di trovare il modo di avere più cura delle realtà sportive vincenti del territorio. Sono situazioni sempre fragili, spesso numericamente limitate”.

Così si legge sulla pagina Facebook di Prato Waterpolo Supporters che segue il comunicato della società: “Purtroppo siamo costretti a comunicare che non sono state trovate le risorse economiche per sostenere la prossima Stagione agonistica. La Waterpolo Prato chiude quindi la sua esperienza sportiva, augurando a tutto l’ambiente della pallanuoto migliori fortune rispetto alla nostra. Viva la pallanuoto comunque”.

Una fulmine a ciel sereno? No, visto che le prime avvisaglie c’erano già nel corso dello scorso campionato. Alcune mezze frasi del presidente – allenatore Iacopo Bologna che sperava di avere una piscina degna di questo nome, un sopporto concreto da parte dell’Amministrazione Comunale pratese. Al termine del campionato si era parlato di trasferire la società a Firenze anche perché il campo gara è sempre stato a Bellariva: “Purtroppo è una soluzione impraticabile anche quella – conclude Bologna – come settore giovanile abbiamo 13 ragazze che volevamo far rimanere a Prato spostando l’attività agonistica a Firenze. Le risposte sono tutte positive ma purtroppo non si concretizza mai niente e dal termine del campionato sono passati due mesi e ora è giusto fermarsi. Le ragazze sono libere di scegliere dove andare”.

bronzo europeo tabani 2Un peccato per una squadra che si è qualificata fra le migliori dello scorso campionato arrivando a giocare nella Final Six. Un peccato che proprio il suo capitano, Chiara Tabani (nella foto), sia stata convocata nel Setterosa per andare alle olimpiadi di Rio e che ha scelto di giocare nella prossima stagione a Barcellona nel Sabadell, una delle squadre europee più forti. Un peccato per quel gruppo compatto fatto di brave giocatrici, da Giuditta Galardi, Laura Repetto, Maria Bosco, Manuela Abiani, fra le tante, fino ad arrivare a giocatrici di grande esperienza come Giulia Bartolini, Gloria Giachi e Allegra Lapi. Atlete che sicuramente troveranno società pronte ad accaparrarsele.

Un peccato per la pallanuoto toscana che l’anno prossimo non avrà società nella massima serie di questo sport visto che la Rari Nantes maschile è retrocessa in serie A2 per la prima volta in oltre cento anni di storia, mentre le rarigirls non ce l’hanno fatta a raggiungere la serie A1 e giocheranno ancora in serie A2 insieme alla Firenze Waterpolo.

Un peccato anche per la pallanuoto italiana che perde un altro tassello importante nel panorama di questo sport. La mancata iscrizione al prossimo campionato di serie A1 della Prato Waterpolo probabilmente riporterà nella massima serie la Rari Nantes Imperia. Un’altra squadra che ha scritto belle pagine sportive ma che problemi economici e una forse non ben oculata gestione l’aveva ridotta nella passata stagione all’ombra di se stessa tanto da essere retrocessa.

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