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Inceneritore / Bocciati dal Tar i ricorsi di comitati e Wwf , accettato quello di Campi

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Il Tribunale Amministrativo Regionale si è pronunciato sul ricorso 180/2016 presentato dal Comune di Campi Bisenzio, incentrato sulla mancata realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione, nell’ambito della costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini.
Con un’unica sentenza su tre ricorsi sul tema, il TAR ha accolto integralmente quanto obiettato dal Comune di Campi Bisenzio, accogliendo invece solo alcune motivazioni del ricorso 143/2016 e respingendo integralmente il ricorso 1310/2014, entrambi presentati da associazioni e comitati.

L’Amministrazione aveva ad inizio anno, in coerenza con quanto dichiarato in Conferenza dei servizi, presentato ricorso al TAR richiedendo il rispetto del Protocollo d’Intesa del 2005 che prevedeva la realizzazione di opere di compensazione e mitigazione, i c.d. “boschetti”. Il TAR ha riconosciuto che le azioni di mitigazione e compensazione previste costituiscono di fatto preparazione necessaria del territorio, prima di poter avviare nuove opere.

Il tribunale ha quindi annullato il provvedimento di autorizzazione unica del 2015, in virtù della mancata realizzazione delle opere di compensazione, e di aspetti legati alla variante urbanistica, mentre sono state respinte le motivazioni su aspetti ambientali o sanitari, presentate dai comitati. È stato inoltre stabilito per il solo Comune di Campi Bisenzio, che vengano corrisposte compensazioni delle spese legali, fissate in € 10mila.

“È una vittoria amara, perché doveva arrivarci con la politica e non la giustizia amministrativa” – ha commentato il sindaco Emiliano Fossi in conferenza stampa – “La sentenza di fatto decreta l’incapacità dell’intera classe politica locale che ci ha governati negli ultimi 15 anni, e che ha concepito la scelta del termovalorizzatore senza essere in grado di realizzare neanche un’opera di compensazione e mitigazione”
“Il TAR” – ha aggiunto – “Ha messo l’accento sulle opere che da mesi avevamo individuato come centrali: ricordo l’ilarità con cui qualcuno ci appellava sui “boschetti”, che ora sono elemento alla base della sentenza”.

Riparte quindi il processo autorizzativo, che dovrà rispettare la sentenza del TAR e quindi comprendere le opere di compensazione e mitigazione sulla realizzazione delle quali il Comune aveva presentato ricorso.

Conferenza Cispel:Adesso la Regione deve avviare subito la procedura di autorizzazzione

Nel corso della conferenza stampa tenuta a Firenze assieme ai vertici di Q.tHermo e Quadrifoglio, il presidente di Confservizi Cispel Toscana ha auspicato che l’impianto possa proseguire la strada verso la sua realizzazione: “Occorre avviare immediatamente la procedura di rinnovo dell’autorizzazione per dotare la Toscana di un’infrastruttura indispensabile”.

Firenze, 10 novembre – “La sentenza del Tar Toscana rigetta tutte le argomentazioni di carattere ambientale e sanitario sollevate dal WWF e dai comitati, confermando l’assoluta conformità e validità del progetto dell’impianto di termovalorizzazione dell’area fiorentina e della sua localizzazione. Alla luce di questo chiediamo che la Regione Toscana, competente oggi in materia di pianificazione e autorizzazione di questo tipo di impianti, avvii immediatamente la procedura di rinnovo dell’autorizzazione, sanando gli aspetti tecnici ed urbanistici, riconoscendo la validità del progetto e della sua localizzazione, e l’assenza di qualsiasi tipo di problematica ambientale e sanitaria”. Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, ha commentato oggi la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, che ha respinto i ricorsi dei comitati confermando le buone caratteristiche dell’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini, l’idoneità della sua localizzazione, la sua compatibilità ambientale, ritenendo l’ulteriore piano di monitoraggio volontario strumento di garanzia. Alla conferenza stampa, svoltasi oggi a Firenze nella sede dell’Associazione, hanno preso parte anche Livio Giannotti, direttore generale di Quadrifoglio, e Giorgio Moretti, presidente di Q.tHermo.

Il TAR ha invece accolto i ricorsi relativi alla necessità di realizzazione preventiva dei Boschi della Piana previsti dalla Vis e del mancato coordinamento delle pianificazioni urbanistiche degli Enti intermedi: “Per questo motivo – prosegue De Girolamo – viene annullato l’atto autorizzativo. La stessa sentenza indica inoltre la strada del rinnovo della procedura autorizzativa per superare le criticità formali individuate, pur considerando l’inserimento del termovalorizzatore nell’elenco degli impianti di interesse nazionale, contenuto nel recente decreto. Il fatto, tuttavia, che siano stati rigettati i ricorsi più strettamente attinenti gli impatti ambientali conferma la bontà del progetto, che auspichiamo possa proseguire il suo percorso al più presto: è fondamentale non perdere altro tempo per garantire alla Toscana un’infrastruttura indispensabile”.

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