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Bufale e patacche nella corsa a sindaco di Pistoia

admin
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In tempi di elezioni, bufale e patacche si sono sempre sprecate. Eppure, quando credi di avere toccato il fondo, scopri che si può sprofondare ancora di più. Io l’ho scoperto leggendo un articolo, su un giornale, titolato “I socialdemocratici: “appoggiamo Alessandro Tommasi”. Tommasi è il candidato del centro-destra che contenderà a Bertinelli (centro-sinistra) la carica di sindaco di Pistoia al ballottaggio di domenica prossima. Ora, io sono socialdemocratico più o meno da quando Giuseppe Saragat fondò in Italia il relativo partito; non voto a Pistoia, dove ho vissuto prima di trasferirmi a Firenze e dove ho fatto persino il consigliere comunale. Ma non voterei mai per il candidato della destra: per motivi esclusivamente politici, dal momento che non conosco Tommasi.
A parte ciò, so per certo che non esiste alcuna organizzazione legittimata a parlare a nome dei “socialdemocratici”. Che, da quando la storia ha dato loro indubitabilmente ragione, sono una massa incommensurabile. Si parva licet etc. parafrasando Croce che spiegava perché non possiamo non dirci cristiani, possiamo tranquillamente affermare che oggi non possiamo non dirci socialdemocratici. Nessuno, perciò può parlare a nome di tutti e, per quanto ne so, nemmeno a nome di pochi, visto che i socialdemocratici autentici hanno il vezzo inguaribile di scegliere usando ognuno il proprio cervello. Trattasi di una evidente bufala o patacca, e meraviglia che un giornale l’abbia pubblicata a pochi giorni dal voto, senza minimamente soppesarla. Purtroppo c’è di più. Il giornale che ha pubblicato la notizia, la cronaca di Pistoia della Nazione, informa che “L’annuncio arriva dal circolo di cultura politica «Olof Palme”. E questo è veramente troppo. Si dovrebbe introdurre l’obbligo, per coloro che fondano circoli e associazioni abusando del nome di personaggi non in grado di difendersi, di sottoporsi ad un semplice esame. Del tipo: “ lei sa chi è stato e cosa ha fatto Olof Palme?” Perché una cosa è del tutto evidente. Ognuno può tirare la volata ad un candidato della destra per qualsiasi incarico, sindaco di Pistoia o altro. Ma farlo usando a sproposito il nome del leader socialdemocratico svedese protagonista di grandi battaglie per la libertà, i diritti, la democrazia nei Paesi dove veniva offesa, è troppo. Ridicolo, ma, francamente, intollerabile.

Nicola Cariglia

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