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Rubano abiti in un negozio alla Stazione: arrestati due peruviani col bimbo al seguito

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Arrestata dalla Polfer di Firenze una coppia di peruviani mentre, col bimbo di sette mesi al seguito, rubavano abiti all’interno di un negozio della Stazione di Santa Maria Novella . L’intervento dei poliziotti della Squadra di P.g. del Compartimento Polfer per la Toscana è scattato intorno alle 19.00 di ieri quando, nell’ambito dei consueti servizi di pattugliamento e prevenzione la loro attenzione è stata attirata da una giovane coppia, con passeggino al seguito, intenta a guardare i capi d’abbigliamento esposti in un negozio della Stazione di Santa Maria Novella.

I poliziotti in borghese della Polfer di Firenze, insospettiti dall’atteggiamento guardingo dei due, più interessati agli spostamenti delle due cassiere che ai capi intanto prelevati, li hanno attesi all’uscita del negozio per procedere quindi ad una verifica più accurata.

Al momento del controllo all’interno di una borsa in possesso all’uomo – A.C.E., un peruviano di 36 anni con precedenti specifici – sono stati trovati diversi capi di abbigliamento anche per bambino tutti privi della placca antitaccheggio di cui, tuttavia, il giovane non sapeva esibirne lo scontrino d’acquisto.

A quel punto i poliziotti hanno invitato anche la donna –  A.C. J. un peruviana di 20 anni senza precedenti -, a mostrare il contenuto di quanto presente all’interno della sacca di cortesia del passeggino ove,  fra le copertine e i bavagli, sono state rinvenute una grossa calamita togli taccheggio, una “pistola meccanica” togli taccheggio ed una lama di forbice con impugnatura artigianale a “T” , quest’ultima verosimilmente utile sia per neutralizzare i meccanismi di anti – taccheggio che per forzare i cilindri di chiusura di vetture e motocicli.

In una delle borse nella disponibilità della donna sono stati inoltre rinvenuti altri capi di abbigliamento muniti di etichetta di vendita e di stampella ma anche in questo caso privi di scontrino d’acquisto.

Tutta la refurtiva posta in sequestro  è stata immediatamente riconsegnata alle commesse del negozio. Al termine delle operazioni di foto-segnalamento l’uomo è stato associato presso le camere di sicurezza della locale Questura mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in ragione delle necessità di cura del neonato.

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