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A Firenze e Prato Lega e M5s non fanno altro che portare ossigeno e voti ai sindaci uscenti

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UMBE

Di Umberto Cecchi

 

Lo avevamo detto e scritto in tempi non sospetti. C’è qualcosa che non funziona nella politica di Salvini che sta sempre più renzeggiando. Almeno in Toscana. A chi si occupa di politica da tanti anni c’è l’impressione che la  politica delle Lega porti voti al Pd. O perlomeno a Firenze e a Prato, porti voti ai  rispettivi sindaci uscenti,  sui quali fino a poco fa pochi erano disposti a scommettere. E invece, un sondaggio qui, uno là, finiscono per dimostrare che il voler dividere nettamente in due la regione, con preferenze spiccate per la costa, ha scosso i pur tiepidi animi politici dei fiorentini e dei pratesi che hanno ricominciato a pensare se la Lega, tutto sommato, non abbia sbagliato la Toscana per la Lombardia o Il Veneto disdegnando il caratteraccio dei toscani. Ora se è difficile riformare le finanze dello Stato come pensano di fare Lega e Cinque Stelle, con un risultato sul quale nessuno in Europa scommette – ancora più difficile è riformare a storia.

caccardi salviniE la toscana ha una storia rossa. Insomma, ha storie politiche ben delineate. Ha nell’anima un certo conformismo riformista che ha perso forza e vigore solo grazie alle rodomontate di Renzi, che hanno finito per far dimenticare i meno abbienti, ruolo che la sinistra si era accollata da decenni, e ha ignorato a lungo anche le richieste del Paese: più attenzione all’immigrazione e un rispetto per le regole generali  che i gestori delle città toscane hanno profondamente trascurato, mettendo in atto un’accoglienza goliardica che ha aspetti drammatici. Si accoglie chiunque e lo si lascia dormire sotto i ponti, o lo si affida a gruppi che lucrano abbondantemente sul loro mantenimento. Dimenticando che esistono i poveri di casa nostra, che la politica sta moltiplicando e dei quali si occupa solo un volontariato sempre più oberato.

Bene: la nuova politica della Lega in Toscana è  aver accolto il grido di aiuto lanciato dalla gente per richiedere regole e sicurezza. Rispetto. E non è solo un problema di Polizia e Carabinieri da far scendere in strada, è piuttosto finirla con l’ignorare lo spaccio, il furto, lo sfruttamento, il furto nelle abitazioni ‘perché tanto i colpevoli non si trovano’,  e la carceri sono piene, e i magistrati sembrano vivere in un mondo alieno. Il problema è far rispettare a tutti le regole. Avere più rispetto per cittadini ai quali lo Stato chiede danaro e rispetto: cittadini ormai di serie B, che sono poi i residenti, gli unici che pagano,  tanto ‘per gli altri tanto non c’è niente da fare’. Bene ciò detto  nonostante le chiacchiere regole e sicurezza restano immutate, mentre cambia invece l’idea sulla gestione della Regione: la costa, secondo la nuova coordinatrice ha l’attenzione maggiore, tanto è vero che – cosa politicamente risibile – nel direttivo regionale il centro non ha un solo rappresentate. Sintomo pseudo ciompo, da sommossa parvenu, non certo da scelta politica razionale. Ma la politica ognuno se la fa a conto suo, c’è solo il problema di fondo che alcuni politici non capiscono: la signora Ceccardi,(nella foto sopra con Salvini)  sta lavorando – inconsciamente – per rendere ossigeno al PD che di ossigeno non ne aveva più. Chi stava pensando di mollare la sinistra, ci sta ripensando. E le opposizioni che fanno? Che fa  Forza Italia?  Tace ridotta all’osso, almeno a Firenze, o punta a nuove alchimie da Nazareno e strizza di nuovo l’occhio a Renzi. Un reventant che revien?   Insomma politici non ci si diventa, sbagliare è giustificato, baloccarsi  no. Allora meglio non far danni e starsene a casa.

Qualcosa dev’esserci di sbagliato in questa compagnie governativa, se i giornali di tutto il mondo l’accusano di disfattismo da principianti.

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