In queste ore i ministri Speranza e Boccia si stanno confrontando con regioni, comuni e province per decidere le nuove misure che molto probabilmente saranno già in vigore da domani o, al più tardi, martedì. Tutto dipenderà da quando sarà firmato il nuovo Dpcm e quando Conte parlerà agli italiani attraverso l’ormai consueta conferenza stampa.
I dati preoccupano il governo. I casi ieri erano più di 31mila e la curva non sembra accennare un rallentamento. In Europa sono già entrate in vigore restrizioni, ogni paese ha messo a punto misure diverse ma nuovi lockdown fioriscono in tutta l’Unione.
«Abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore» perché «c’è troppa gente in giro» e bisogna convincere le persone a restare il più possibile in casa. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in un colloquio con il Corriere della Sera.
“La curva epidemiologica – aggiunge – è ancora molto alta. Mi preoccupa il dato assoluto, che mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà. La priorità del governo è quella di non toccare le scuole. Vogliamo difenderle il più possibile, ma purtroppo dobbiamo farlo dentro il contesto di una epidemia».