Svuotavano le fosse biologiche dei condomini e poi, per risparmiare sulle spese di smaltimento, scaricavano i liquami nelle fosse di altre abitazioni o nella rete fognaria comunale. Per questo due titolari di una ditta di spurghi di Scandicci, e quattro dipendenti dell’azienda, sono stati denunciati dai carabinieri. Sarebbero responsabili di almeno 70 episodi di scarico non autorizzati dal luglio scorso, nei comuni di Firenze, Scandicci e San Casciano Val di Pesa.
Sequestrate quattro autocisterne. Secondo quanto emerso, questa pratica avrebbe consentito loro di risparmiare circa 50.000 euro in cinque mesi. In alcuni casi truffavano anche i loro clienti, tutti privati cittadini, chiedendo un compenso di 1.200 per lo svuotamento delle fosse biologiche, che però veniva effettuato solo parzialmente. In questo modo, con un’unica cisterna da cinque metri cubi facevano interventi in numerosi condomini, per quantità complessive di liquami superiori ai 10 metri cubi. Una volta raccolti, i liquami venivano scaricati in siti non autorizzati.
