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Covid Italia, picco contagi: mai così tanti da un anno

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Contagi Covid ancora in crescita in Italia, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 28.632 i nuovi casi di Coronavirus: era da fine novembre del 2020, che non si verificava un picco di oltre 28mila infezioni. Tuttavia, evidenzia il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, “le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi, sebbene in crescita, sono inferiori rispetto a quelli dell’anno scorso”. Sale anche, secondo l’ultimo monitoraggio, l’incidenza con 241 contagi ogni 100mila abitanti. L’Rt nazionale scende lievemente a 1,13 mentre sono 18 le Regioni e province a rischio moderato, e 1 a rischio alto. Intanto Marche, Liguria, Veneto e provincia di Trento saranno in zona gialla da lunedì 20 dicembre.

BOLLETTINO 17 DICEMBRE

Sono 28.632 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, venerdì 17 dicembre 2021, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 120 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 669.160 tamponi con un tasso di positività al 4,27%. I ricoverati con sintomi sono 7.520, 182 in più da ieri. Le terapie intensive occupate sono 923, 6 in più da ieri.

BRUSAFERRO: “NETTA CRESCITA CURVA, SALGONO CASI E RICOVERI”

Negli ultimi giorni la curva” dell’epidemia di Covid-19 in Italia “continua a crescere e questa settimana l’incidenza degli ultimi 7 giorni per 100mila abitanti è salita nettamente e ha raggiunto il livello di 241. L’andamento dell’indice di trasmissibilità Rt scende da 1,18 a 1,13 per quanto riguarda i pazienti sintomatici e si mantiene costante, un po’ sotto l’1,1 – questa settimana è 1,09 – per quanto riguarda le ospedalizzazioni. Il dato significativo è che rimaniamo sopra il livello di 1. E questo porta a un aumento nel numero di casi sia per quanto riguarda le infezioni sia per le ospedalizzazioni”, afferma Brusaferro. Tuttavia, “confrontando l’andamento di questa stagione con quella dello scorso anno, vediamo che i casi notificati, cioè le persone che contraggono infezione” da Sars-CoV-2 “hanno raggiunto lo stesso livello del 2020. Mentre le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi, sebbene in crescita, sono inferiori rispetto a quelli dell’anno scorso”.

Guardando alla circolazione di Covid-19 nelle varie età emerge che “le fasce più giovani si confermano quelle dove circola maggiormente il virus, in particolare le fasce d’età 0-9 e 10-19 anni seguite da 30-39 e 40-49” anni. “Le fasce d’età under 12 e under 20 stanno crescendo dal punto di vista dei casi” di coronavirus Sars-CoV-2 e “questo purtroppo si traduce anche in ricoveri sotto i 20 anni, sebbene in una dimensione più limitata rispetto alla popolazione adulta”.

RT STABILE, MA SOPRA SOGLIA EPIDEMICA

Scende lievemente l’indice Rt nazionale, nel periodo 24 novembre – 7 dicembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13. La scorsa settimana era 1,18, al di sopra comunque della soglia epidemica. É stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1,09 al 7 dicembre contro Rt 1,07 al 29 novembre. Lo evidenzia il report dell’Istituto superiore di sanità con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia.

INCIDENZA IN NETTO AUMENTO

“L’incidenza settimanale a livello nazionale in netto aumento: 241 per 100.000 abitanti (10 –16 dicembre contro 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre), dati flusso ministero Salute”.

18 REGIONI A RISCHIO MODERATO

“Una Regione è classificata a rischio alto, 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 3 sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Mentre per una Regione non è stato possibile valutare la progressione. Due Regioni sono classificate a rischio basso”, evidenzia il report. “Sono 13 le Regioni che riportano un’allerta di resilienza, 1 Regione riporta molteplici allerte di resilienza”, aggiunge il report.

CRESCONO TERAPIE INTENSIVE

“Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione al 9 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione al 9 dicembre)”.

ZONA GIALLA MARCHE, LIGURIA, VENETO E TRENTO DA 20 DICEMBRE

Marche, Liguria, Veneto e provincia di Trento in zona gialla da lunedì 20 dicembre. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza con cui si sancisce il passaggio per rischio Covid dalla zona bianca alla nuova fascia. In zona gialla sono già presenti Friuli Venezia Giulia, Calabria e la provincia di Bolzano.