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La trasformazione digitale in medicina, webinar di Helaglobe con Fancesco Gabbrielli

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La sanità e il rapporto con il digitale, con un focus sulla trasformazione digitale in medicina, è stato il tema principale su cui si sono confrontati relatori provenienti dal mondo sanitario, scientifico e delle Istituzioni nel webinar “La trasformazione digitale in medicina”, promosso da Helaglobe, azienda fiorentina, nata nel 2013, che opera nel settore della salute e della digital health tenendo i bisogni delle persone al centro dello sviluppo dei propri progetti. L’incontro è stato inserito nel programma della X edizione del festival DIGITALmeet.

Il webinar ha visto la partecipazione di Davide Cafiero, fondatore e AD di Helaglobe; Francesco Gabbrielli, Direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità; Giordano Veltro, UOC Sistemi informativi, gestione della logistica e provveditorato, portale della trasparenza, Agenas; Andrea Belardinelli, Direttore del Settore Sanità Digitale e Innovazione della Direzione Sanità, welfare e Coesione Sociale, Regione Toscana; Michelangelo Bartolo, Dirigente Medico Telemedicina Territoriale e Ospedaliera, Regione Lazio; Andrea Tacchino, Ricercatore Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM); Giacomo Vespasiani, Delegato AMD.

La trasformazione di cui si è discusso oggi, non riguarda la sola digitalizzazione, ma l’intero mondo clinico, che dovrà essere sempre più coinvolto per comprendere appieno e adottare nuove modalità di lavoro digitali. Questo “ecosistema digitale” renderà più efficace l’erogazione dei servizi e il dialogo tra cittadini e strutture sanitarie, semplificando i sistemi di accesso e riducendo le disomogeneità territoriali. Molte realtà stanno già attraversando questo processo che porterà il servizio sanitario ad un salto tecnologico significativo, alla realizzazione di economie di sistema e a vantaggi tangibili per tutti i pazienti.

Oltre alla necessità di realizzare una efficiente organizzazione dei servizi sanitari, emerge anche l’importanza della alfabetizzazione dei cittadini sulla digitalizzazione dei sistemi e la creazione di una alleanza culturale tra chi sviluppa la tecnologia e gli utenti, affinché i vantaggi offerti possano essere colti appieno. Stabilire un rapporto di collaborazione attiva con le persone con patologia o con limitazioni derivanti dall’età avanzata, consentirà non solo di erogare una migliore assistenza, ma anche di raccogliere sistematicamente i dati che derivano dagli studi clinici necessari alla validazione delle soluzioni digitali, per una loro conseguente sempre maggior diffusione.

“Sono molto orgoglioso di rappresentare Helaglobe e del ruolo di Ambassador per la Toscana che ricopre quest’anno nel contesto della X edizione di Digital Meet”  afferma Davide Cafiero“Il nostro impegno nell’ambito della medicina digitale – che rappresenta un nuovo orizzonte nella gestione sempre più puntuale, precisa e personalizzata di molti, gravi problemi di salute – risponde ai bisogni che ogni giorno raccogliamo dalle persone con patologia. Questo webinar è una delle tappe di Digital Meet che abbiamo ideato per una sempre maggior comprensione delle implicazioni della trasformazione digitale nell’ambito della salute.” 

“Siamo solo all’inizio di un percorso che, attraverso la telemedicina, porterà ad un significativo incremento delle opportunità di cura, non solo a limitare il numero di accessi in ospedale per i pazienti. E questo grazie, per esempio, a sensori che possono essere installati nelle case o indossati dalle persone. L’enorme mole di dati raccolti, elaborati da macchine, consente ai professionisti di gestire meglio i pazienti e di aprire le porte a nuove conoscenze per nuove cure”, sottolinea Francesco Gabbrielli.

Nella sua relazione, Gabbrielli ha approfondito come la medicina sta modificandosi per mezzo delle tecnologie digitali. La possibilità di connettere varie macchine digitali tramite la rete internet permette di avere a disposizione come mai in precedenza nella storia dell’umanità una quantità sconfinata di dati relativi allo stato di salute o di malattia di ogni singola persona, giorno per giorno. Le prestazioni in telemedicina più semplici (televisita, teleconsulto, telecontrollo, ecc.) stanno per essere adottate in modo molto uniforme in tutta Italia, ma queste attività saranno soltanto le prime e in prospettiva le meno importanti. L’uso dei sensori, la miniaturizzazione dei dispositivi digitali, il trasferimento dei dati su cloud, l’uso di database di nuova concezione e poi l’intelligenza artificiale, indurranno progressivamente la trasformazione delle attività assistenziali e poi del concetto di dato sanitario, delle terapie e della prevenzione. Tutto questo noi oggi lo chiamiamo “medicina digitale”, ma probabilmente quando ci arriveremo non useremo questo nome perché alcune innovazioni noi oggi non siamo ancora in grado di prevederle nemmeno in astratto. Esempi pratici di ciò che abbiamo e che era impensabile pochi anni fa consiste nelle “terapie digitali”, ovvero software che agiscono sul paziente a livello cognitivo e psico-fisico, curandolo, direttamente o in affiancamento ad altre terapie. Sono terapie certificate e approvate dagli organi tecnici mondiali (FDA, EMA, AIFA).

Tra gli altri interventi al webinar, Giordano Veltro di AGENAS ha affermato che la sanità digitale ha davanti a sé nuove sfide fornite dal PNRR con investimenti di circa 2,5 miliardi in innovazione, FSE e telemedicina. AGENAS come Agenzia Nazionale per la Sanità Digitale (ASD) ha il ruolo di definire e guidare progetti di interesse nazionale quale, ad esempio, la Piattaforma Nazionale di Telemedicina che avrà l’obiettivo di trasformare lo stato attuale composto da iniziative e sperimentazioni a livello regionale in una infrastruttura nazionale reale composta a sua volta da una rete capillare di infrastrutture regionali che erogano servizi ai cittadini.

Andrea Belardinelli ha illustrato in quale modo la regione Toscana sta implementando la trasformazione digitale per semplificare il “viaggio del paziente”. A partire dal 2019, ha infatti sviluppato un “ecosistema digitale” che, insieme al fascicolo elettronico, permette di uniformare tutto il percorso del paziente, dalle prenotazioni online alle televisite, fino all’invio di ricette elettroniche o di servizi personalizzati (ad esempio, il borsellino elettronico per le persone con celiachia). Belardinelli ha anche sottolineato alcune delle principali sfide che la trasformazione digitale dovrà affrontare, prima di tutto rivedendo insieme agli operatori sanitari e alle Istituzioni i processi attualmente in uso per capire come trasformarli non solo dal punto di vista tecnologico. Allo stesso tempo, è sempre più cruciale ed urgente informare e coinvolgere la popolazione generale per incrementare le competenze digitali dei reali fruitori di tali servizi.

Andrea Tacchino ha posto l’attenzione su come le tecnologie digitali stanno prendendo sempre maggior campo in ambito sanitario, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19. Nonostante ciò, spesso viene riferito dai pazienti un uso limitato di soluzioni di salute digitale. Associazioni come AISM sono impegnate in azioni volte a promuovere la medicina digitale, consapevoli dell’opportunità per una migliore erogazione dei servizi e della qualità di vita dei pazienti. Formazione, aspetti etici e legali e integrazione con altri tipi di tecnologie sono solo alcuni degli aspetti oggetto di studio nel prossimo futuro.

Michelangelo Bartolo ha illustrato l’attività della Regione Lazio, sul tema sanità. Nel luglio 2022 la Regione Lazio ha pubblicato le Linee Guida generali di programmazione degli interventi di riordino territoriale in applicazione delle attività previste dal PNRR e dal DM n. 77. Il capitolo 6 del documento analizza lo stato dell’arte attuale dei servizi di telemedicina e ne delinea gli sviluppi futuri: la televisita, il telemonitoraggio e il teleconsulto sono le principali prestazioni di telemedicina che la Regione intende operare. Interoperabilità tra le diverse piattaforme è l’obiettivo che si persegue: i nuovi modelli organizzativi per una sanità di prossimità sono la sfida del domani.

Giacomo Vespasiani (AMD) ha evidenziato come AMD abbia da sempre promosso la digitalizzazione dell’assistenza alla persona con diabete, sia con l’archiviazione di tutte le informazioni cliniche in maniera strutturata e codificata nella cartella informatizzata diabetologica (diffusa in tutta Italia), sia con l’estrazione e pubblicazione di Indicatori di Qualità dell’assistenza realmente erogata in campo nazionale (ANNALI AMD dal 2006).  La diabetologia, inoltre, tra le malattie croniche, è quella che già oggi ha messo nelle mani delle persone con diabete numerosi strumenti di rilevazione domiciliare di dati di autocontrollo e di somministrazione insulinica. La diffusione di strumenti digitali quali la cartella clinica strutturata specialistica, il sistema di monitoraggio della qualità assistenziale erogata, gli apparecchi elettronici di autocontrollo già in mano ai pazienti, e ora anche le metodiche di trasmissione a distanza dei dati, permettono alla diabetologia di proporsi a livello nazionale come una best practice.

Sempre nell’ambito del programma del DIGITALmeet, Helaglobe sta promuovendo sul territorio nazionale un game-contest con la partecipazione di gruppi di ricerca provenienti da aziende e Atenei, in un concorso di idee e progetti per lo sviluppo di soluzioni digitali innovative rivolte alle persone con patologia.