Si sfonda il tetto di cristallo anche all’interno della magistratura. Per la prima volta a guidare la più alta corte di giudizio sotto a quella Costituzionale è una donna. Per la precisione la fiorentina Margherita Cassano. La sua nomina è stata proposta all’unanimità dal Csm.
Il voto finale, però, sarà il 1 marzo, in una seduta comune presieduta dal Capo dello Stato. Cassano prenderà il posto di Pietro Curzio, prossimo alla pensione.
Cassano ha 67 anni ed è in magistratura dal 1980. Nata a Firenze, ma di origine lucana, Cassano ha iniziato alla Procura, dove si è occupata principalmente di tossicodipendenza e traffico di droga.
Affiancò per lungo tempo il procuratore Pier Luigi Vigna (che successivamente diventò Procuratore nazionale antimafia). Dal 1982, infatti, Cassano ha fatto parte del gruppo specializzato nelle indagini legate alla criminalità organizzata. Dal 1991 al 1998 è stata affidata al Dipartimento Distrettuale Antimafia.
Margherita Cassano è esponente di Magistratura Indipendente ed è stata consigliera del Csm per 4 anni. Dal 2003 è alla Corte di Cassazione, anche in veste di presidente della prima sezione penale. Dal 2016 ha presieduto, per 4 anni, la Corte d’Appello di Firenze.