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Commissario del Maggio: “Il nuovo teatro non possiamo permettercelo. La struttura ha costi di gestione spaventosi, insostenibili per la fondazione”

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teatro della musicaE’ stato a lungo uno dei punti più discussi delle giunte di sinistra, già dai tempi del sindaco Primicerio. E così è arrivato il grido d’allarme del commissario del maggio musicale fiorentino.   Poi, per vari motivi, fu deciso di fare questo grosso investimento che, a distanza di anni si sta ritorcendo contro la Fondazione del maggio Musiacale. Il conferimento del nuovo teatro dell’Opera da parte del Mibac e degli enti locali che ne hanno finanziato la realizzazione alla fondazione del Maggio musicale fiorentino, annunciato ma finora non avvenuto, ”sarebbe un grosso problema”. Lo ha detto il commissario del Maggio Francesco Bianchi, sottolineando che ”la struttura ha costi di gestione spaventosi, assolutamente insostenibili da parte della fondazione. Potrei far qualche numero in proposito, ma sarebbe meglio non farlo e infatti non lo faro”’. Bianchi ha poi ribadito che l’ente lirico, ”da solo, non ce la farebbe mai a sopportare gli oneri di spesa che la nuova struttura comporterebbe; servirebbe quantomeno una loro condivisione con lo Stato, con privati o altri soggetti”. Nonostante i tagli apportati al cartellone complessivo del maggio, il commissario ha comunque assicurato che ”lo svolgimento del festival sara’ garantito e tutelato”. In una nota, la Fondazione ha illustrato nel dettaglio le variazioni. Tra queste, una riguarda il Don Carlo di Giuseppe Verdi, che verra’ eseguito in forma di concerto (2 – 5–8–12 maggio 2013); ‘Written on Skin’ di George Benjamin (28–30–31 maggio 2013) e’ rinviato a una delle prossime stagioni; Macbeth di Giuseppe Verdi (17–18–19–21–22–25 giugno), 6 recite anziche’ le 5 inizialmente programmate; Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (3-4-5-6-7-10 dicembre), sostituito con Il Capello di Paglia di Firenze di Nino Rota, recente allestimento, di proprieta’ della Fondazione; Balletto Omaggio a Stravinskij (7-8-10-11-12 giugno 2013) sostituito dallo spettacolo Grandi Coreografi (10-11-12-13 giugno 2013). Al termine del suo colloquio con i giornalisti, Bianchi ha tra l’altro sottolineato come, al di la’ delle misure di razionalizzazione da intraprendere, occorrerebbe un sostegno maggiore da parte dei privati alle attivita’ della fondazione, lanciando un ”appello alla citta”: ”bisognerebbe che ci fosse piu’ generosita’ da parte dei privati – ha osservato – finora, sotto questo profilo, ho visto sforzi inferiori da cio’ che il teatro merita e che altrove, per altri enti lirici, vengono invece profusi”.

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