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Manifattura Firenze, la nuova cocktail list firmata dall’artista Giovanni Mazzi

admin
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Cos’hanno in comune il compositore Giuseppe Verdi, lo scrittore Alessandro Baricco e lo sceneggiatore Pino Cacucci? Sono le figure protagoniste della nuova speciale cocktail list proposta da Manifattura Firenze, il locale in piazza San Pancrazio, in centro a Firenze, dove si trovano solo bottiglie italiane e che celebra l’italianità – proponendo delle nuove miscelazioni impreziosite dal gin “Pandora” dei produttori fiorentini Violatore di Blocco, e accompagnate dalla xilografia dell’artista fiorentino Giovanni Mazzi.

L’artista, infatti, ha realizzato l’opera “Al bancone del bar” che accompagna il menù, cattura la magia del barman moderno, un vero stregone che trasforma gli ingredienti in poesie liquide. Questo lavoro è un tributo all’arte come terapia personale e intervento sociale dichiara Giovanni Mazzi. Il soggetto di questo mio lavoro non è tanto una persona quanto una situazione, quella magica del bancone del bar; posto di incontri, di chiacchere e di buoni propositi. Un omaggio alla figura del barman che può regalarci esperienze e forse anche qualche sogno. L’arte è terapia personale nella sua dimensione privata ma è anche intervento sociale nella sua dimensione pubblica. Mi ha sempre affascinato capire quale fosse il pensiero che è alla base della creazione artistica, per questo ho cercato di comprendere i messaggi che sono dietro alle opere d’arte degli artisti del passato e contemporanei, ispirandomi non solo alla pittura ma arrivando fino al fumetto, all’illustrazione e anche alla musica. A livello realizzativo sono partito da un linguaggio figurativo per approdare, dopo un lento processo di trasformazione, a una dimensione più essenziale; le forme sono state semplificate per una maggiore libertà espressiva e creativa”.

Tre sono i cocktail del nuovo menu: “Rigoletto” dedicato a Giuseppe Verdi in cui con cocchi dopo teatro, riduzione di vino al miele di castagne e liquore Leone 70 creano un’armonia di sapori che richiama l’opera e la passione di Verdi; “Oceano Mare” dedicato ad Alessandro Baricco con brodo vegetale, cipolla, finocchio e sedano, cordiale all’aneto e soluzione citrica. Il mix di ingredienti freschi e aromatici evoca le atmosfere marittime descritte dall’autore. Infine “Puerto Escondido”, dedicato Pino Cacucci, famoso per i suoi racconti di viaggio avventurosi. La combinazione di ingredienti inusuali evoca il fascino di un viaggio esotico e misterioso. Al suo interno Americano Savoia, estratto di peperone acidificato, ketchup di peperone, spray al peperone e pino marino. Ingrediente speciale e comun denominatore dei tre cocktail è il Pandora Gin, dei produttori fiorentini Violatore di blocco.

Dal linguaggio figurativo all’incisione, Mazzi ha sperimentato una varietà di tecniche artistiche, rendendo ogni opera unica. Per la tiratura limitata a sole 75 copie dell’opera (50 in terra di Siena e 25 in clu oltremare) ha adottato la xilografia, una delle tecniche più antiche di stampa che si basa sul concetto del timbro. La matrice, che l’artista ha rotto subito dopo la presentazione,  che solitamente è di legno, impone quindi di concepire il disegno per vuoti (bianchi) e non per pieni (neri). La parte incisa sarà quindi il bianco del disegno. La tiratura è stata fatta stampando non con il torchio calcografico come solitamente avviene ma a “cucchiaio”. Questa particolare tecnica di stampa prevede che la pressione della matrice xilografica sulla carta sia fatta direttamente dall’artista usando un cucchiaio da cucina, questo conferisce alle stampe una unicità dovuta appunto alla “pressione fatta a mano”. Ogni copia avrà quindi le sue particolarità che ne impreziosiscono il valore rendendola unica.

Il connubio tra miscelazione, arte e cultura è ciò che Manifattura Firenze da sempre sceglie per il lancio di ogni nuovo menù, rendendo unica l’esperienza dei clienti dove i sensi e l’immaginazione si fondono in un viaggio straordinario attraverso il palato e sensazioni. Manifattura è un locale che spicca nel panorama contemporaneo per la propria aderenza a una realtà senza tempo e dove si p scelto di evidenziare la qualità dei distillati e liquori italiani. Si tratta di un cocktail bar che dalla prima apertura, attraverso lo studio sempre più preciso di miscelazioni ad arte, ha proposto un’esperienza totalmente italiana. “Ci piace immaginare Manifattura come la resa fisica della miscelazione ben riuscita, grazie alla lungimiranza dei soci che hanno avuto l’idea e l’hanno resa possibile, ognuno attraverso il proprio talento: l’amore per l’italianità, la superba architettura e l’arte della falegnameria” – dice Davide Campagnolo, uno dei soci fondatori di Manifattura.