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Mostra fiori all’Orticoltura. Renzi visita il Tepidarium. Caos per auto in tripla fila

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mostra fioriNuovo look per il Tepidarium del Roster, la serra più grande d’Italia costruita dall’ingegnere architetto Giacomo Roster nella seconda metà dell’800 nel Giardino dell’Orticoltura. Gli ambienti restaurati sono stati visitati in anteprima dal sindaco Matteo Renzi e del presidente della Società Toscana di Orticoltura Alberto Giuntoli, in occasione dell’inaugurazione della Mostra di piante e fiori, alla quale partecipano numerosi espositori e vivaisti provenienti da tutta Italia.
“Il Tepidarium – ha detto il sindaco Renzi – fa parte dei ‘Cento luoghi’ e quindi siamo molto felici di restituire a Firenze e ai fiorentini questo luogo bellissimo. Una conferma che siamo un’Amministrazione che fa le cose, mentre altri putroppo molto meno”. Il sindaco, fatta la sua capatina, se ne andato lasciando i residenti della zona a lottare con la impossibilità di trovare un posto auto per andare a casa.  Tutta la zona è stata presa d’assalto e l’unica possibilità di “appoggiare” l’auto in attesa della sera è stata la zona di Piazza della Libertà. Ma anche questa ben presto è risultata completa.  Una situazione che si presenta tutti gli anni. Possibile che l’amministrazione non pensi, sapendo ormai quello che accade ad un servizio di vigili?
Tornando alla visita al Tepidarium, la filosofia progettuale che ha ispirato l’intervento di recupero della struttura in ferro e vetro che nel progetto di Roster si ispirava al palazzo di Cristallo di Joseph Paxton (1851) e al giardino di inverno della Royal Horticultural Society di Londra progettato nel 1860 dal capitano Fowke, è stata quella di considerare l’edificio per quello che è sempre stato fin dalle origini: ovvero un padiglione espositivo aperto, una struttura monumentale leggera e libera, inserita in un parco e con esso unita da una sorta di simbiosi, che si esprime principalmente nella scelta del materiale della pavimentazione in calcestruzzo architettonico inghiaiato come il resto del Giardino dell’Orticoltura.
Gli interventi realizzati sono a ridotto impatto ambientale. Nello specifico sono stati effettuati, tra l’altro, la pulitura e la nuova stuccatura dei giunti di congiunzione alla struttura portante, la sostituzione di alcune vetrate rotte con dei pannelli di policarbonato (tipo Lexan-Margad); la ristuccatura completa delle vetrate andate perse; la revisione generale delle opere in ferro, il ripristino dei serramenti, delle serrature e dei maniglioni antipanico; la tinteggiatura delle parti intonacate interne attaccate da micosi e umidità e la ripresa della tinteggiatura dei componenti in ferro e ghisa; la pulitura e la revisione delle gronde. Altri interventi hanno interessato il risanamento delle parti murarie delle scale (consolidamento delle rampe esistenti e di quelle retrostanti di servizio) che risultavano aggrediti da umidità e muffe e la realizzazione di servizi igienici per il pubblico e uno ad uso del personale di servizio, più un magazzino e un locale tecnico.
Per quanto riguarda le opere impiantistiche è stato installato un impianto di climatizzazione a pompa di calore in grado di soddisfare le necessità minime di riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo con inserimento di sistema a pompa di calore con circuito idraulico di emissione costituito da pannelli radianti a pavimento (serpentine). Questa soluzione permette di avere tutta la superficie calpestabile libera da ingombri tecnologici.
Il consumo di energia elettrica necessario per il lavoro della pompa di calore è molto basso e consente di realizzare nel tempo un notevole risparmio energetico. Dal punto di vista della sicurezza è stato messo a punto un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato delle persone, un sistema di illuminazione per l’indicazione dei percorsi di deflusso delle persone e le uscite di sicurezza e un impianto elettrico di ultima generazione completo di sistema di luci interne e illuminazione architettonica a led.
I lavori di restauro della serra, del valore complessivo di 950.000 euro, co-finanziati dalla Società per lo sviluppo dell’Arte, della cultura e dello spettacolo (Arcus spa), completano il recupero e la valorizzazione dell’intera area dei Giardini del Pellegrino e dell’Orticoltura.(fp)

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