Detrazioni fiscali per la prevenzione sismica

Prevedere un pacchetto di detrazioni fiscali per chi rende piu’ sicura la propria abitazione con interventi di prevenzione sismica. E’ la proposta lanciata dalla Fondazione Professione Architetto, spiega una nota, in occasione di un convegno in programma oggi nella sede della Provincia di Firenze dal titolo ‘Un terremoto ci salvera”. L’iniziativa, ha richiamato docenti universitari, urbanisti, geologi e amministratori da tutta Italia per fare il punto sulla prevenzione antisismica nel nostro Paese. Durante l’iniziativa e’ emerso che in Toscana vi sono quasi 670 mila edifici residenziali, di cui 170 mila circa ubicati in zona 2, ad alto rischio sismico. Circa il 60% di questi e’ stato costruito prima del 1970, vale a dire prima dell’entrata in vigore delle prime norme antisismiche. ”Le istituzioni – ha detto il presidente della Fondazione Professione Architetto, Alessandro Jaff – fanno i conti con risorse sempre piu’ esigue. Soffre anche la Toscana che pure, dal punto di vista normativo e legislativo, e’ all’avanguardia e vanta il primato di aver creato una legge quadro regionale per finanziare la messa a norma antisismica degli edifici non solo pubblici ma anche privati”. Una soluzione, secondo gli architetti, potrebbe essere rintracciata in un sistema di sgravi e detrazioni fiscali. ”Il nuovo esecutivo – secondo la Fondazione – dovrebbe pensare a una serie di sgravi fiscali fortemente incentivanti per migliorare la sicurezza degli edifici a rischio sismico, in aggiunta ai generici sgravi per le ristrutturazioni”. Secondo Jaff ”il meccanismo dovrebbe essere quello attuato per la riqualificazione energetica degli edifici. Nel caso della messa a norma antisismica, non ci sarebbe alcun risparmio in bolletta, e’ vero, ma il ritorno non sarebbe meno rilevante”.