Home VETRINA Fiorentina stanca e senza idee lascia i 3 punti alla Lazio (0-1)

Fiorentina stanca e senza idee lascia i 3 punti alla Lazio (0-1)

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gomezNETO 6-: Sulla mezza rovesciata di Cana non può nulla perché il laziale è completamente solo nell’area piccola, poi è anche salvato dalla traversa colpita da Konko. Riesce, comunque a compiere una buona parata, uscendo su Onazi. Sbaglia clamorosamente un disimpegno, regalando un corner alla Lazio. Un errore che da tempo non gli vedevamo compiere. Forse anche lui è nervoso, come tutta la squadra.
TOMOVIC 5: Gioca inizialmente da terzino destro, poi nella ripresa scala sulla linea dei centrali nella difesa a tre. In entrambi i ruoli non dà sicurezza, anzi è in costante affanno quando c’è da coprire e senza lucidità in fase di rilancio.
GONZALO RODRIGUEZ 5: Quasi sempre lo abbiamo osannato, ma stavolta stecca malamente. Sul gol ha grandi responsabilità perché buca l’intervento, liberando Cana solo davanti a Neto. Anche nella fase di rilancio non è preciso e regala troppi palloni agli avversari che ripartono in contropiede, rischiando di aumentare il loro bottino. Insomma non è stata certo una serata da ricordare né per lui né per la Fiorentina.
SAVIC 5,5: Dei difensori è quello con le idee più chiare. Almeno si fa rispettare nei contrasti e va anche vicino al gol con un bel colpo di testa disinnescato dal redivivo Marchetti. Nel finale va un po’ in bambola, ma gli equilibri viola erano completamente saltati con la squadra tutta protesa in avanti alla ricerca del pareggio.
PASQUAL 5: Soffre tremendamente le incursioni di Candreva e non riesce neppure a essere incisivo con i suoi cross, quasi sempre sballati e preda degli avversari. La grinta ce la mette tutta, ma non basta.
AMBROSINI 5,5: Banti gli nega un rigore sventolandoli in faccia un giallo per presunta simulazione. L’episodio sembra condizionare la sua partita. Visibilmente nervoso riesce a sbagliare passaggi anche elementari per uno dal suo pedigree internazionale. Come ritorno da titolare in campionato poteva andare meglio.
Dall’11’ st ANDERSON 6,5: Dà brillantezza all’abulico centrocampo viola, spendendosi in volate a perdifiato che infiammano il Franchi. Meriterebbe anche il gol, ma la sua conclusione tesa (e forse troppo centrale) fa fare bella figura al portiere della Lazio. Almeno lui mostra progressi e se riuscisse anche a mettere più benzina nelle gambe potrebbe candidarsi per una maglia da titolare a Torino contro la Juve, a meno che non venga cancellata la ridicola squalifica di Borja Valero.
AQUILANI 6: Gioca da regista per necessità, vista l’assenza di Pizarro per squalifica. Rispetto al cileno è assai più lento nell’intuire il passaggio giusto, ma sfodera ugualmente qualche buon cambio di gioco. Nella ripresa tira fuori la grinta dei tempi migliori e risulta uno degli ultimi ad arrendersi.
MATI FERNANDEZ 5,5: Qualche buona giocata in mezzo a una partita alla costante ricerca della giusta posizione in campo che finisce per non trovare mai. Anche sui calci piazzati non riesce a essere efficace, lasciando che la perla di Parma resti un pallido ricordo.
JOAQUIN 5: Pesante sulle gambe e mai in condizione di saltare l’uomo. A posteriori il suo impiego dal primo minuto risulta un errore, anche perché la costringe Cuadrado a girovagare per il campo per lasciargli spazio.
Dall’11’ st MARIO GOMEZ 5,5: Qualche progresso lo mostra, soprattutto nei contrasti con i centrali avversari. Riesce a far sentire almeno il suo fisico, ma ancora inefficace in fase di conclusione, arrivando sempre in ritardo sui tanti traversoni che la Fiorentina cerca di offrirgli.
CUADRADO 6: La presenza di Joaquin lo costringe a partire a sinistra e in quella posizione il suo potenziale appare dimezzato. Poi torna nel suo ruolo e riesce a creare grattacapi alla retroguardia biancoceleste, anche se in fase di conclusione e di rifinitura non è mai preciso. Di certo non si risparmia e lo dimostra nel finale quando percorre 40 metri di campo per recuperare su un pericolosissimo contropiede della Lazio.
MATRI 5: Dopo l’avvio con i botti di Catania, sta gradualmente tornando il centravanti spuntato scaricato dal Milan senza tanti complimenti. Tira pochissimo in porta e non è utile neppure nel gioco di sponda. Una preoccupante involuzione che sta penalizzando la manovra offensiva della Fiorentina. A sua parziale scusante l’isolamento a cui è condannato per larghi tratti di gara.
Dal 27’ st WOLSKI 6: A vederlo saltare come birilli i difensori della Lazio sorge spontaneo un interrogativo? Perché non inserirlo dall’inizio, magari al posto dello spento Joaquin?
MONTELLA-RUSSO 5: La squalifica costringe il tecnico della Fiorentina a osservare la partita da uno Sky box. Così a dirigere i viola sul campo c’è il suo vice che assume lo stesso atteggiamento di Montella, sempre in piedi ai limiti dell’area tecnica e piuttosto pacato nelle disposizioni ai giocatori. Il risultato però non è lo stesso, anzi la Fiorentina appare molto disordinata e incapace di sviluppare gioco. Ma la colpa non è certo del buon Russo, visto che esegue semplicemente gli ordini del suo superiore che, stavolta, ha proprio sbagliato partita. Le assenze di Borja Valero e Pizarro sono un alibi che regge fino a un certo punto perché la formazione scelta in avvio di gara non convince affatto e i correttivi della ripresa appaiono tardivi ed insufficienti ad evitare la seconda sconfitta consecutiva al Franchi contro due concorrenti dirette. Un’altra occasione persa per avvicinare il Napoli, ma ormai sembra più realistico guardarsi alle spalle, visto che le rivali guadagnano terreno gara dopo gara.

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