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Bagno di folla per la serata viola in Santo Spirito. Dimenticato Salah, la folla si esalta per Rossi, sdoganato Sousa,

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di Tommaso Borghini

Firenze ha voglia di Fiorentina. Nonostante tutto, nonostante l’addio di Montella e la telenovela
senza lieto fine di Salah. Nonostante non siano ancora arrivati acquisti e la rosa sia decisamente inferiore a quella dello scorso anno, al netto dell’egiziano e di un certo Cuadrado.

Che la città abbia una voglia matta di Fiorentina lo certifica piazza Santo Spirito, stracolma di gente
arrivata nell’Oltrarno gigliato per applaudire (udite, udite!) Pauolo Sousa, il suo staff e quel che
resta della Fiorentina. Soprattutto Pepito Rosi, ma anche Babacar (fresco di rinnovo di contratto),
Mario Gomez (desideroso di riscatto), Tatarusanu (pronto a difendere la porta da titolare) e capitan
Pasqual.

foto maglieLa piazza è, per sua costituzione, bellissima e popolata da oltre duemila tifosi.gli unici momenti di (leggera) tensione, si avvertono quando viene fatto parlare il dg Rogg, con unsottofondo “bisogna spendere, per vincere!” che, però, poco dopo è soffocato dagli applausi per Pasqual (il primo a indossare sul sagrato della Chiesa, la nuova maglia firmata Le Coq Sportif).

Poi sfila Babacar: “Felicissimo di aver firmato il nuovo contratto fino al 2019). Subito dopo arriva
Giuseppe Rossi e la folla si esalta gridando “Il Fenomeno!”. Pepito è una molla e confessa: “Non
vedo l’ora di giocare, da domani a Moena lavorerò sodo. Negli Usa per le prime amichevoli, a casa
mia, voglio essere pronto”.

Chiude la passerella Tatarusanu, con la maglia di numero uno, verde flourescente.Non è finita, perché adesso tocca all’unico nuovo arrivato: Paulo Sousa. Il portoghese si avvicina al microfono in punta di piedi, ma è accolto da un’ovazione che cancella ogni impaccio. Si eleva spontaneo un coro: “Chi non salta è bianconero!”. E Sousa salta come un ragazzino, nel tripudio generale. Il processo di “degobizzazione” è compiuto.

“La mia ambizione è la stessa di Firenze. Le voci critiche ci aiuteranno a crescere – commenta il portoghese – e insieme potremo fare grandi cose”.Sul sagrato ci sale anche Daniele Pradè che, anch’egli accolto dallo slogan “Bisogna spendere!”, chiede pazienza e fede: “Abbiate fiducia in noi. In tre anni non vi abbiamo mai deluso. La famiglia Della Valle saprà costruire una bella Fiorentina”.

Poi la sorpresa: ecco l’ex tennista Yannick Noah che (in un filmato) improvvisa un improbabile remake dell’Inno Viola. Poi sbuca sul palco e si professa sfegatato tifoso viola.Infine risuona il vero Inno di Narciso Parigi, cantato da tutti i giocatori e, a squarciagola, dal tutta la piazza. Perché Firenze ha sempre voglia di Fiorentina,. Basta che la squadra sia in grado di rispecchiarne il carattere e l’orgoglio, come in un’afosa notte in Oltrarno.

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