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A Forte dei Marmi torna a ‘Tavola sulla spiaggia’, la madre di tutti i talent

Redazione
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Non è estate a Forte dei Marmi senza A tavola sulla spiaggia, la manifestazione enogastronomica dove personaggi noti e gente comune, tutti rigorosamente chef non professionisti, si sfidano a “suon di mestoli e pentole”. Quest’anno la gara, giunta alla sua XXIII edizione, si terrà il 20 agosto e il 21 la premiazione. Ma qual’è il segreto del suo successo rimasto inalterato nel tempo? Innanzitutto la sua formula. “Bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga com’è” avrebbe detto il Gattopardo. E A tavola sulla spiaggia è proprio così: sono sempre 12 i concorrenti (uomini, donne o coppie) che presentano il proprio piatto, in abbinamento ad un vino, a una giuria composta da chef stellati, produttori di vino e giornalisti di settore. Ogni edizione un tema gastronomico diverso. Quest’anno si parlerà di cucina di recupero. Un omaggio all’Expo ma anche al fatto che spesso i piatti portati in spiaggia erano un modo per non buttare via niente. Un’abitudine versiliese in voga fin da quando “si vestiva alla marinara”. Il recupero è un tema caro all’ideatore della manifestazione, Gianni Mercatali, che già lo aveva proposto nel 2012. Il primo vero talent show enogastronomico al quale, chissà, si sono ispirati gli ideatori degli attuali proposti in tv? Perché no? La manifestazione trae le sue origini dal quell’Uomo in cucina che Gianni Mercatali, vero ‘genio creativo’, inventò negli anni ’80 insieme a Ugo Tognazzi, indimenticabile attore ma anche amante della buona cucina. Gianni Mercatali ama divertirsi ma anche far divertire tanto da aver creato questo ‘gioco’, pur serio che sia, precorrendo i tempi. Perché lui è sicuramente avanti, ha – come si dice – una marcia in più. Inventa, non copia. Ḕ il vero genio e sregolatezza dell’estate versiliese che riesce a coinvolgere tanti personaggi lieti di ‘giocare’ in veste di giurati o di concorrenti. Per anni il presidente della giuria è stato Beppe Bigazzi che con sagace ironia spaccava il capello, pardon il piatto, in quattro mostrando la sua cultura enogastronomica criticando o apprezzando gli ingredienti scelti. L’anno scorso era presente Roberto Rinaldini, maestro pasticcere ma anche giudice nel talent “Il più grande pasticcere”. Quest’anno Gianni Mercatali ha pensato di invitare Gordon Ramsay nella speranza che non giudichi i piatti “da incubo”. In giuria anche altri ristoratori per circa 13 stelle Michelin fra cui Italo Bassi dell’Enoteca Pinchiorri, Valeria Piccini, Aimo Moroni di Aimo e Nadia, Davide Oldani lo chef simbolo di Expo e inventore della cucina pop e Matteo Boglione (nella foto insieme a Mauro Maccioni) con 2 stelle attribuitegli dal New York Times, quarantenne fiorentino con padre italiano e madre americana. Un’anteprima al Forte perché dal prossimo 1° ottobre sarà il nuovo executive chef del ristorante Le Cirque di New York. Ad accompagnare i piatti un blasonato parterre dei migliori vini toscani e italiani: dal Friuli Eugenio Collavini,  dal Trentino  Ferrari,  dal  Veneto  Bisol,  dall’Emilia Romagna Aneri, dalla Toscana Cecchi, Castello Banfi, Tenute Lunelli, Val delle Rose, Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari, Colle di Bordocheo, dall’Umbria Arnaldo Caprai e, dalla  Francia, lo champagne Basetta importato da Enoteca Marcucci. Comunque vada, sarà un successo con tanti premi: il primo premio Cruciani quello dei famosi braccialetti in macramè, il premio Pakerson brand delle scarpe di lusso su misura, il premio Forte Magazine consistente in una scultura in travertino romano di Patrizia Di Poce dal titolo Vento e sabbia, la cui personale è in corso nel parco della Versiliana, gli argenti di Cassetti, week-end culturali negli alberghi della catena UNA Hotels. E poi il premio Harry’s Bar Firenze un luogo icona della ristorazione, il premio La Molina l’eccellenza del cioccolato artigianale, il premio Euro -Toques International, il premio VKA la vodka Made in Tuscany e, per finire, vini pregiati in magnum. Che la gara abbia inizio!

Elisabetta Failla

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