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Alla sceneggiata mediatica di Nardella per la pulizia della città ammessi solo gli “amici”

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Riceviamo e pubblichiamo

“Troviamo vergognosa la recita  del sindaco Nardella, organizzata ad arte con la collaborazione ed il sostegno delle solite associazioni ed organizzazioni amiche del binomio Renzi – Nardella”, così dichiara Saverio Di Giulio, Responsabile di CasaPound Firenze, in merito alla sceneggiata della pulizia del Lungarno Colombo.

 

Nonostante CasaPound abbia un suo gruppo di Protezione Civile attivo nella ripulitura della città, come privato cittadino avevo lasciato i miei dati e la mia disponibilità a collaborare alla pulizia di Firenze telefonando all’apposito numero pubblicizzato dal comune”, prosegue Di Giulio, “ma non ero stato richiamato. A differenza di un semplice simpatizzante di CasaPound Firenze, che invece era stato immediatamente ricontattato e convocato presso la sede della Protezione Civile. Il giorno dopo essersi recato presso la sede il ragazzo e è stato avvertito di presentarsi all’Obyhall per una ‘importantissima riunione operativa con il sindaco’. Ma quando il ragazzo si è presentato all’appuntamento ci ha raccontato un vero e proprio circo mediatico: giornalisti, gruppetti di pseudo-volontari con tanto di magliette di un’organizzazione sindacale di sinistra, l’immancabile Caritas, il solito manipolo di immigrati finti-profughi messi davanti alle telecamere, e qualche privato cittadino spaesato – come il nostro simpatizzante – convocato con la scusa di una riunione, e ritrovatosi invece in una bella rappresentazione teatrale. Poi all’improvviso è arrivata la star della serata, il sindaco, che evidentemente doveva dare una spolverata alla propria immagine offuscata da un imbarazzante immobilismo nell’immediato post-bufera”.

“Già mi era venuto qualche dubbio”, conclude il responsabile di CasaPound Firenze, “nel momento in cui non ero stato chiamato, perché evidentemente era stata fatta una selezione a priori per evitare personaggi scomodi. Ma poteva pur sempre trattarsi di un disguido burocratico. A questo punto invece è evidente che qualcuno vuole sfruttare il dramma che ha coinvolto migliaia di persone per farsi pubblicità e per perseguire scopi ideologici che niente hanno a che vedere con la solidarietà. Vedere, poi, stamattina sui quotidiani certe immagini di Nardella fintamente impegnato nei soccorsi e sapere che intere zone di Firenze sono ancora in attesa di una vera opera di soccorso e ricostruzione provoca rabbia e frustrazione soprattutto perchè, riprovando ad offrirmi volontario stamattina allo stesso numero che convocava in pompa magna gente per ieri all’Obihall, mi è stato risposto che, guarda caso, quel numero da oggi non è più attivo per questo scopo e che, cosa molto strana, bisognava contattare direttamente l’assessorato all’ambiente, cosa che comunque ho immediatamente fatto lasciando anche a loro i miei dati e la mia disponibilità d’intervento ad un’ imbarazzata telefonista. Mi chiedo se almeno questa volta verrò richiamato e per cosa, nel frattempo per sicurezza continueremo a pulire la città con l’associazione di Protezione Civile La Salamandra”.

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