«Non è che posso sempre giustificare con chi vado a cena. Conosco bene il calcio, so che possono esserci delle preoccupazioni ma io ho un contratto. Io oggi sono l’allenatore della Fiorentina e sono molto concentrato su questo».Paulo Sousa, commenta così le voci di una cena svoltasi a cui avrebbe preso parte in una nota villa fiorentina domenica scorsa. Alcuni commensali pare fossero di origine russa e avessero a che fare con lo Zenit San Pietroburgo, una delle società interessate al tecnico portoghese. «Abbiamo 21 punti da conquistare, vogliamo tornare subito a vincere -aggiunge Sousa in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Empoli-. Tutte le mie energie sono rivolte a questo».
Poco chiaro per il futuro con un nuovo un ciclo: «Ci sono tanti fattori che comportano un lavoro a lungo termine. Un allenatore non deve solo allenare, deve avere una partecipazione continua con tutta la struttura. C’è bisogno di fiducia nelle persone e idee condivise per aprire un ciclo».
Un derby con due squadre dal momento negativo per entrambi: «Hanno avuto tanti giocatori che non hanno potuto giocare in queste dodici partite senza vittoria . Stanno trovando di nuovo i migliori e la loro qualità di gioco mi sembra vicina a quello che hanno fatto vedere all’inizio della stagione. Sono in crescita e domani cercheranno la vittoria. Lo faremo anche noi, vogliamo trovare la molla che ci permetta di finire al meglio questa stagione».
La scelta di Kalinic: «Nikola ha una capacità di lettura importante per dettare ai compagni la linea di passaggio ed è un riferimento importante. Quello che ci manca sono i movimenti senza palla e ci stiamo lavorando».