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Dove sono le 100 licenze taxi? Giudici (presidente Uritaxi) “Una speculazione di Nardella sulle spalle dei lavoratori”

admin
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Dopo essere stati vittime per sei mesi di una vera e propria gogna mediatica, oggi i tassisti fiorentini sanno con certezza che il danno d’immagine e l’odio sociale che queste campagne suscitano, non poggiavano su alcuna base obiettiva. Il sapore dello spot e della speculazione politico-ideologica, contro una categoria non considerata amica, che quella guerriglia mediatico-(sub)culturale ha avuto, è oggi comprovato da ricerche analitiche. Non a caso avevamo espressamente richiesto meno storytelling e più analisi di contesto. La cosa che eleva il tutto alla categoria dell’indecenza amministrativa, è quanto emerso nelle ultime ore: l’Ufficio di statistica del Comune di Firenze ha prodotto un’indagine, relativa proprio a quel periodo (aprile 2014 – settembre 2015), che, ancora una volta, come sempre è risultato dalle indagini sulla clientela, dice che il servizio taxi fiorentino ha percentuali di soddisfazione altissime e forse impareggiabili.

Mentre per giorni e giorni, stampa e amministrazione ricostruivano un quadro disastroso del serio lavoro prodotto dai mille operatori taxi fiorentini, all’interno di una viabilità disastrata, il racconto dell’amico imprenditore o della mamma della consigliera prendevano il sopravvento sulle indagini analitiche e super partes, che catalogavano il malcontento a percentuali irrisorie tra il 2 ed il 5%. Infatti, i giudizi di ottimo, buono e sufficiente, in merito alla cortesia del conducente, la rapidità di spostamento e la chiarezza tariffaria, vanno da un minimo dell’85% di gradimento ad un massimo del 94%. La voce più negativa – se così si può dire – riguarda le informazioni sul servizio (dove la soddisfazione è solo del 72%), voce, che più che gravare sulle cooperative radiotaxi fiorentine – che più che far ricorso a varie forme di pubblicità, non possono fare – graverebbe sul licenziatario del servizio, ossia quell’amministrazione che si ricorda dei taxi solo quando c’è da fare cattiva politica, ma mai quando si tratta di aiutare il servizio in funzione di utenza e operatori.

Così, le uniche cose che l’amministrazione Nardella avrebbe dovuto fare sul fronte taxi, sono proprio quelle ancora oggi assolutamente disattese, nonostante l’accordo siglato, per un ampliamento della viabilità preferenziale, il riconoscimento dell’aggiornamento tariffario di legge, la lotta all’abusivismo (giunto a livelli senza precedenti), l’infrastrutturazione elettrica idonea ad usi professionali, gli incentivi all’ecosostenibilità, la semplificazione burocratica.

Non esistono spiegazioni plausibili per questo vero e proprio manifesto della malapolitica. Solo con la realizzazione dei punti dell’accordo siglato da Palazzo Vecchio, ancora oggi totalmente disattesi, saremmo di fronte a parziali scuse per quanto subito ingiustamente dagli operatori del settore.

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