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Imposimato denuncia Nardella In un intervista il sindaco ha rilasciato dichiarazioni a favore dell’astenzione al voto referendario

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“E’ stata depositata oggi alla Procura di Roma la denuncia di reato relativamente all’intervista rilasciata dal Sindaco di Firenze il giorno 7 aprile scorso a Controradio durante la quale, dopo aver preso a pretesto il Regolamento per il decoro urbano, si è profuso in argomentazioni circa la legittimità dell’astensione al voto referendario in modo da non far raggiungere il quorum.
Il referendum è strumento fondamentale di democrazia diretta, serve al popolo sovrano (art. 1 Cost.) per controllare la volontà del parlamento  affinché  legiferi  rispettando la volontà popolare, specie quando chi governa, come è oggi in Italia, non è stato eletto dal popolo.
L’invito all’astensione dal voto referendario è di una gravità enorme, superiore all’astensione  dal voto nelle elezioni politiche  o locali perché comporta, nel caso in cui non si raggiunga il quorum di partecipazione, la non validità delle votazioni.
Il Legislatore ha sanzionato penalmente colui che invita il popolo all’astensione sia con riferimento alle elezioni politiche, sia con riferimento al referendum, con l’art. 98 del testo unico delle leggi elettorali (D.P.R. n. 361/57) che punisce come delitto con la reclusione da sei mesi a 3 anni il pubblico ufficiale e chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare,  abusando delle proprie funzioni si adopera a indurre gli elettori all’astensione. Divieto ribadito dalla L. 352 del 1970 sul referendum (Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo ) ove all’art. 50 è espresso il richiamo alla disciplina delle disposizioni del testo unico delle leggi per l’elezione della Camera dei deputati e all’art. 51 ove è previsto che “Le disposizioni penali, contenute nel Titolo VII del testo unico delle leggi per la elezione della Camera dei deputati, si applicano anche con riferimento alle disposizioni della presente legge.

Le sanzioni previste dagli articoli 96, 97 e 98 del suddetto testo unico si applicano anche quando i fatti negli articoli stessi contemplati riguardino le firme per richiesta di referendum o per proposte di leggi, o voti o astensioni di voto relativamente ai referendum disciplinati nei Titoli I, II e III della presente legge. Le sanzioni previste dall’articolo 103 del suddetto testo unico si applicano anche quando i fatti previsti nell’articolo medesimo riguardino espressioni di voto relative all’oggetto del referendum.
Il Presidente Imposimato letta la trascrizione dell’intervista ha immediatamente provveduto alla redazione dell’esposto e incaricato un suo stretto collaboratore di rappresentarci presso la Procura di Roma (che trasferirà l’atto a Firenze per competenza territoriale).
Siamo decisi ad andare fino in fondo e nel caso la Procura dovesse archiviare procederemo in appello.
Non è ammissibile che un Sindaco si permetta un giorno di invitare i cittadini a non votare e il giorno dopo si presenti in Consiglio Comunale a parlare di legalità”. (fdr)

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