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Fiorentina senza schemi con in più un Ilicic inesistente cade a Torino (2-1)

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LE FORMAZIONI INIZIALI

Torino(4-3-3): Hart, Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Acquah; Iago Falque, Belotti, Boyé. A disp. Padelli, Cucchietti, Bovo, Baselli, Ljajic, Lopez, Gustafson, Moretti, Lukic, De Silvestri, Aramu. All. Mihajlovic

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu 6; Tomovic 5,5, Astori 6-, Salcedo 6; Bernardeschi 6 (Babacar 6,5), Sanchez 6,5, Badelj 5,5 (Vecino 6,5) , Milic 6; Ilicic 4 (Zarate 6), Borja Valero 5,5; Kalinic 5,5 . A disp. Lezzerini, Dragowski, Rodriguez, De Maio, Zarate, Vecino, Olivera, Tello, Diks, Cristoforo, Chiesa, Babacar. All. Paulo Sousa

 

Torino-Fiorentina rispecchia la situazione che si è creata da tempo all’interno della squadra viola. Si parte ancora con Ilicic  che lascia spazio alla squadra avversaria. Non si capisce perché Sousa continui ad insistere in un giocatore che, dall’inizio del  campionato ha deluso compagni e tifosi. Ma l’allenatore portoghese ha insistito anche a Torino: una corsa con un passaggio sbagliato. Questa l’amara sintesi della prestazione di Ilicic. Ancora una volta la Fiorentina in 10 per tutto il primo tempo. A questo punto c’è da chiedersi cosa sarebbe successo se Sousa avesse deciso di puntare ancora sull’altro “pallino” della formazione:ovvero Tello accanto a Ilicic.

Prima Belotti di testa, poi Zappacosta di destro e infine Iago Falque: due occasioni e un gol – che discesa e che conclusione quella vincente dello spagnolo – in quindici minuti esatti, a premiare il forcing dei granata. Che non sono solo veementi ma – va sottolineato- anche belli e ordinati. Almeno fino alla discesa di Belotti anticipato in extremis da Tomovic. E’ qui, al minuto 24, che si inverte l’equilibrio: la Viola si riprende – o semplicemente comprende come arginare le sfuriate granata – e allargando il gioco per poi sfruttare gli inserimenti di Bernardeschi e Milic e i cambi di passo di Ilicic – troppo egoista, però – sfiora in almeno tre clamorose circostanze il pari: due volte con Kalinic che grazia Hart e una, in chiusura di frazione, con Sanchez che allarga di un nulla un sinistro in mischia.

Ingredienti di uno scontro il cui canovaccio si sviluppa in maniera pressoché identica nella ripresa, con il Toro capace però stavolta di sfruttare lo sbilanciamento dei viola alla ricerca del pari e colpire in contropiede, con ripartenze di qualità. Il minuto sempre lo stesso, il quindicesimo, quello che permette a Benassi di tornare ad esultare con un girata ravvicinata che supera Tatarusanu e ragala il raddoppio ai granata.

Da qui, con una Fiorentina con Zarate e Babacar per Ilicic e Bernardeschi e Vecino per Badelj, la reazione degli ospiti si materializza prima con la zampata di Borja Valero vanificata però da Hart e poi con la zuccata di Babacar che accorcia a sei minuti dal novantesimo. Troppo tardi però per riaprire una partita che si chiude allora nel segno del Toro. Bello e vincente.

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