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Tutto esaurito all’Obihall per il NO al referendum. Camusso: “Renzi delegittama il Parlamento”

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“Noi non abbiamo mai definito la Costituzione italiana la più bella del mondo; lo ha detto invece un attore che oggi vota per il sì” (leggi Roberto Benigni). Lo ha affermato Carlo Smuraglia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi), intervenendo a Firenze alla manifestazione della Cgil “Perchè no al referendum”. “Noi siamo per l’attuazione della Costituzione nello spirito che animò l’Assemblea Costituente del 1946. Allora – ha ricordato Smuraglia – fu realizzato un miracolo, dando vita a un’importante, avanzatissima Costituente. Oggi se si toglie un pezzo di sovranità popolare, il cittadino diventa un suddito”. “La trasformazione del cittadino in suddito diventa un fatto possibile e probabile se gli italiani non si svegliano”, ha osservato il presidente nazionale dell’Anpi, criticando numerosi aspetti della riforma costituzionale sottoposta al voto del 4 dicembre.

referendum-no“Noi chiediamo agli iscritti della Cgil di votare no ma non lo imponiamo e lo abbiamo deciso democraticamente con i nostri organismi. C’è bisogno di un grande esercizio di democrazia, mentre nella seconda parte della Costituzione così come è stata riscritta si abbassa il livello di partecipazione”. Lo ha detto Susanna Camusso, segretaria generale Cgil, intervenendo a Firenze alla manifestazione promossa dalla stessa Cgil su “Perchè no al referendum”.

“Ad amici e colleghi come Michele Serra, Massimo Cacciari, Sergio Staino, che mi dicono ‘la riforma è una schifezza, ma la voto perché non c’è alternativa’, io dico ‘ristudiate la questione omerica, ristudiate la storia’”. Lo ha detto Tomaso Montanari, vice presidente di Libertà e Giustizia, citando lo storico Marc Bloch e la sua visione della storia come “un antidoto alle tossine della propaganda e della menzogna”, a proposito della riforma costituzionale, durante la manifestazione “Perchè no al referendum” organizzata dalla Cgil a Firenze. “Ricordatevi – ha proseguito Montanari rivolto a una platea di oltre mille persone – che a 10 anni in una scuola pubblica vi è stato insegnato che se la riforma è una schifezza non la si vota, perché avremo un paese che si trasformerà lentamente in una schifezza”. “Calamandrei diceva che la Costituzione conteneva una rivoluzione promessa: quello che Cacciari, Serra, Staino ci dicono – ha osservato Montanari – è che la Costituzione così scritta dovrà contenere una rassegnazione promessa, quella secondo cui non c’è alternativa”.

“Il bicameralismo non c’entra nulla con la lentezza dei procedimenti legislativi: ci sono leggi che sono passate in tre giorni, in sei giorni, in venti giorni. Naturalmente erano leggi per cui il sistema politico spingeva davvero”. Lo ha detto Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte Costituzionale, intervenendo a Firenze alla manifestazione “Perchè no al referendum”, organizzata dalla Cgil. “La lentezza dei procedimenti legislativi non dipende dal bicameralismo perfetto, dipende dal fatto che i partiti e le alleanze fra i partiti siano convinti o no dei contributi della proposta – ha aggiunto De Siervo – Bastarono tre giorni per una legge sul finanziamento ai partiti, e sei per impedire un referendum popolare. Si possono perdere decine di anni anche in una sola camera, abbiamo bisogno di meno leggi fatte meglio”. “Le riforme possono anche produrre danni e alla lunga il negativo si mangia il positivo – ha concluso De Siervo – Bisogna valutare la riforma per quel che è veramente, non sulla base degli slogan che da mesi circolano”.

Fonte Controradio

 

 

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