È stata intitolata al professor Maurizio Bossi la Sala Centrale di Palazzo Coppini, sede della Fondazione Romualdo Del Bianco, con un evento tra musica e parole dal titolo “Noi siamo viaggio – Prosa, poesia e musica per Maurizio Bossi”. La manifestazione è iniziata all’Anfiteatro Andrzej Tomaszewski dell’Auditorium al Duomo (via de’ Cerretani 54/r): dopo l’introduzione affidata a Paolo Del Bianco, presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco, si sono susseguiti l’intervento di Claudio Di Benedetto dedicato a “OspItalia: testimonianze di viaggio” e quindi di Pier Luigi Berdondini che ha presentato al pubblico “Salgo (nello spazio fuori del tempo). Frammenti dai Canti Orfici di Dino Campana”. C’è stato spazio anche per la musica con il giovane compositore e pianista Giovanni Berdondini. Poi i tantissimi partecipanti si sono spostati a Palazzo Coppini – Centro Studi e Incontri Internazionali (via del Giglio 10) per la Cerimonia di intitolazione a Maurizio Bossi della ‘Sala Centrale’. Da tempo infatti il Centro Congressi al Duomo ha scelto di dedicare i suoi spazi più importanti a personalità di rilievo che hanno dato un contributo significativo alla valorizzazione dei rispettivi territori e al dialogo fra culture. La Sala Centrale dedicata da ieri al professor Maurizio Bossi farà non casualmente da raccordo fra gli altri locali di Palazzo Coppini già intitolati ad altre personalità che hanno collaborato negli anni con la Fondazione, contribuendo in modo significato alle sue attività.
Maurizio Bossi (12 dicembre 1945 – 21 aprile 2016) ha lavorato presso il Gabinetto Vieusseux, dove dal 1979 ha diretto il Centro Romantico, sezione dell’Istituto finalizzata a studi e iniziative interdisciplinari sulla civiltà europea dell’Ottocento. Ha avuto incarichi di rilievo anche in altre istituzioni culturali, come il British Institute of Florence (Governor onorario) e l’Accademia delle Arti del Disegno (Presidente della Classe di Discipline Umanistiche). Ha incontrato nel 2000 la Fondazione Romualdo Del Bianco, dove ha ricoperto il ruolo di Esperto e, dal 2011, di membro del Consiglio Direttivo con delega allo sviluppo delle relazioni istituzionali. La Fondazione, costituita dopo la caduta del Muro di Berlino per favorire gli incontri tra i Paesi dell’Europa Orientale ed Occidentale, è oggi attiva nel sostenere l’importanza dei Siti UNESCO e del Patrimonio per il nostro Pianeta, tema dei suoi convegni internazionali annuali (Heritage for Planet). La Fondazione collabora, tra gli altri, con ICCROM, ICOMOS, UNESCO, UNU Satoyama Initiative, Centro regionale del Patrimonio Arabo.
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