“C’è una vita prima e una vita dopo l’autosufficienza. Queste persone sopportano i giorni ricordando frammenti della loro vita prima”. È questo il messaggio che passa attraverso gli scatti del fotografo Emiliano Cribari, raccolti nella mostra “La vita prima” in programma dal 9 al 18 febbraio 2017 negli spazi de Le Murate a Firenze.
«Promossa dal Collegio Ipasvi di Firenze in sinergia con Le Murate progetti arte contemporanea, l’esposizione documenta momenti di vita all’interno di una struttura socio sanitaria – spiega Cristina Fassio di Ipasvi Firenze – con l’obbiettivo di avviare una riflessione sui bisogni dei pazienti».
Quelle catturate da Emiliano Cribari, fotogiornalista fiorentino impegnato anche sul fronte di tematiche sociali, non sono però immagini di denuncia, al contrario. Le fotografie sono state realizzate all’interno di una struttura sana, qualificata, dove lavora personale preparato e dotato di un’etica forte e radicata: dove i pazienti vengono trattati nel migliore dei modi, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista umano. Ciò nonostante, anche qua, come altrove, trionfa la solitudine. Come a dire che “anche quando il sistema funziona, il sistema in realtà non funziona”.
Un progetto fotografico nato insomma per porre l’accento sui limiti delle possibilità infermieristiche in relazione ai bisogni di chi, oggi, è ospite di una Rsa. Un lavoro pensato per fare da stimolo a una serie di incontri di formazione dedicati a infermieri, operatori sanitari e dirigenti di strutture socio-sanitarie. Proprio con questo obbiettivo, alla mostra saranno affiancati quattro incontri coordinati dalla psicologa psicoterapeuta Alessandra Schiavoni che cura i workshop legati all’iniziativa.
Emiliano Cribari
Emiliano Cribari è un fotogiornalista fiorentino interessato soprattutto a tematiche sociali. Nel 2014 ha fotografato il “Forum Mondiale Unesco sulla Cultura e le Industrie Culturali” e gli “Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo”, nonché (come nell’anno a seguire) il “Festival delle Religioni”. Ha fotografo allestimenti e mostre relativi a opere di Salvador Dalì, Antony Gormley, Jeff Koons, Pontormo, Bronzino, Jan Fabre e John Currin. Alcuni suoi reportage di stampo fotogiornalistico sono stati pubblicati sul prestigioso magazine LensCulture. Recentemente, un suo lavoro sulla trisomia 9 a mosaico (una grave malattia rara che colpisce i bambini) ha ricevuto la menzione d’onore al “Mosca International Foto Awards”, al “Tokyo International Foto Awards”, al “Monochrome Photography Awards” ed è stato esposto a San Francisco presso il Rayko Photo Center.
Info: www.ipasvifi.it