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Il ministro Martina in visita al Consorzio del Chianti

Redazione
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di Elisabetta Failla

Il ministro Maurizio Martina e il presidente Giovanni Busi
Il ministro Maurizio Martina e il presidente Giovanni Busi

Una moratoria sui pagamenti, un concreto sostegno al reddito per gli agricoltori. Sono le ipotesi alle quali lavorerà il ministero delle Politiche agricole per far fronte alle difficoltà causate dalla siccità come ha promesso il ministro Maurizio Martina in visita ieri al Consorzio Vino Chianti a Firenze.

“I viticoltori segnalano che sarà un’annata complicata e che dovrà essere gestita in termini straordinari, ci sarà un grande problema di calo delle produzioni, e di conseguenza di calo del reddito – ha detto Martina – Ho chiesto al Consorzio del Chianti di segnalarmi le maggiori criticità, lavoreremo a strumenti di sostegno per le aziende, possiamo ad esempio ipotizzare una moratoria sui pagamenti, ma serve un progetto di prospettiva perché siamo di fronte a un cambiamento climatico che coinvolge tutto il settore agricolo”.

“Avremo una vendemmia di grande qualità – ha commentato il Presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi che ha incontrato il Ministro Martina insieme al Direttore del Consorzio Marco Alessandro Bani – ma scarsa dal punto di vista quantitativo, come il Chianti non ha mai visto nella sua storia recente (in alcuni casi si stimano cali fino al 50 per cento). In mancanza di prodotto i costi 2017/2018 promettono di essere troppo onerosi per i tanti piccoli agricoltori che si prendono cura di un territorio conosciuto in tutto il mondo. Il rischio è di veder diminuire investimenti e occupazione. Abbiamo chiesto al Governo un aiuto straordinario per le scadenze nei confronti delle banche ed istituti previdenziali per affrontare questa campagna o 2017/2018”.

chianti-martina-web1Tra le questioni messe sotto i riflettori, nell’incontro alla sede del Consorzio del Vino Chianti in viale Belfiore a Firenze, oltre il calo della produzione di uva dovuto alla condizione climatica, per ovviare al ripetersi di analoghe situazioni, la necessità di utilizzare ed incrementare le risorse idriche disponibili, attraverso, ad esempio i laghetti collinari, semplificando le procedure amministrative per quelli già esistenti che altrimenti rischiano di venire svuotati e di conseguenza inutilizzabili, con gravi ripercussioni anche sotto l’aspetto dell’utilità pubblica, nonché l’importanza di organizzare con tempestività la promozione all’estero e la questione della semplificazione burocratica.

Su questo ultimo punto il ministro Martina ha commentato: “So bene che le novità digitali introdotte sono cambiamenti generazionali che hanno bisogno di una fase di sedimentazione, ma questa è la strada per concretizzare la semplificazione, si tratta di cambiamenti necessari per passare dalle parole ai fatti”. 

 

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