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La donna accusata di “atti sessuali con minore” ha chiesto la revoca degli arresti

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 I difensori della donna di Prato di 31 anni accusata di atti sessuali su minore e di violenza sessuale, che ha avuto un figlio da un 15enne e che da ieri è ai domiciliari, hanno chiesto al tribunale del riesame la revoca degli arresti. Intanto però è stato fissato per il 2 aprile l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. I legali della donna, avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, stanno valutando una strategia nuova dopo gli elementi emersi dalle indagini tra cui i centinaia di messaggi con cui assillava il 15enne, proprio riguardo all’aver avuto un figlio insieme. Inoltre la 31enne frequentava la stessa palestra del 15enne dove pare che non facesse mistero di aver avuto il secondo figlio da lui. Tra gli accertamenti un altro esame del Dna conferma che il marito della donna è il padre del loro primogenito, che ha 11 anni. L’uomo è indagato per alterazione di stato civile per falsa dichiarazione di paternità per il bimbo che la moglie ha avuto dal 15enne e si erano posti dei dubbi.

Svolta abbastanza aspettata quella della procura di Prato da quando è scoppiato lo scandalo di una donna di 31 nni che ha avuto un figlio dal figlio di una amica al quale imaprtiva ripetizioni di inglese.

È stata arrestata ed è ora ai domiciliari la donna di 31 anni accusata di “atti sessuali con minore”, al centro dell’inchiesta della procura di Prato che dal giorno 8 marzo indaga sul rapporto tra le donna e un 15enne al quale dava ripetizioni private di inglese. Il ragazzino – come è stato appurato dalla procura con l’esame sul DNA – è anche padre dell’ultimo figlio della donna, nato la scorsa estate. Secondo quanto riferito da uno dei legali della 31enne, è stato notificato stamani anche un avviso di garanzia al marito.

Indagato anche il marito. Controlli in casa dei coniugi

Quale sia stata la svolta nelle indagini che ha portato la procura di Prato a chiedere gli arresti per la 31enne, non è ancora chiaro: l’ordinanza, di circa 40 pagine, è stata confermata anche da fonti vicine all’inchiesta. Il marito invece sarebbe indagato per “alterazione di stato”, un reato che si applica a chi altera lo stato civile di un neonato. Contemporaneamente alla consegna dell’ordinanza di custodia gli agenti della squadra mobile stanno anche eseguendo una perquisizione nei confronti dei coniugi e sequestrando altro materiale nella loro abitazione a Prato.

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