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Renzi a Repubblica: ‘Monti? Un demagogo. Come può pensare di rinnovare la politica italiana con Casini e Fini. Sono in politica dai tempi di Falcao’

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‘Non sapevo che a Monti piacesse la fantascienza. Perché pensare di innovare la politica con Casini e Fini, che sono entrati in Parlamento quando la Roma di Falcao ha vinto lo scudetto, è come circumnavigare Capo Horn con il pedalo’. Fantascienza, appunto”. Così, intervistato dal quotidiano ”La Repubblica”, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che ribadisce il suo sostegno alla campagna elettorale del segretario del Pd Pier Luigi Bersani. A Monti, dice, ”va tutta la nostra riconoscenza. Ma la credibilità è il valore più importante di un politico” e ”ci vuole un minuto per perderla”. Adesso ”dice giù le tasse, ma non puoi essere quello che le alza per salvare il Paese e promette di ridurle per affrontare la campagna elettorale. Sembra demagogia”. Per quanto riguarda il Pd ”nella sconfitta voglio essere dignitoso e corretto. E’ l’unica per riprovare in futuro a lanciare una nuova sfida” e ”adesso gioco in una squadra che non alleno io ma che e’ la mia squadra. Proveremo a mantenere vivo l’entusiasmo e la speranza dei giorni delle primarie” e ”sono impegnato perche’ il mio partito vinca e convinca. La sfida e’ dura, guai a sottovalutare Berlusconi. Ma il Pd sta alzando molto il livello della politica, ha avviato un profondo rinnovamento dei gruppi dirigenti”. Sul fronte delle liste elettorali, ”se il criterio e’ quello della rappresentazione correntizia, siamo sottorappresentati. Avremmo diritto al 40% degli eletti, cioe’ a 160 parlamentari. Ma chi vince ha la responsabilita’ delle scelte” e ”alla fine avremo una cinquantina di rappresentanti, molti usciti dalle primarie che sono state una giusta intuizione di Bersani. Ma non saranno una corrente, saranno del Pd”. Renzi parla anche dell’alleanza con Sel, ”Vendola ha una grande responsabilita’. Non puo’ far crollare il centrosinistra, l’ha gia’ fatto una volta. Conto sulla sua intelligenza anche se e’ stato uno dei piu’ duri con me sul piano personale. Ma le polemiche contro Vendola e Fassina lasceranno il tempo che trovano nel momento in cui Bersani sara’ capace di attuare un programma riformista europeo. I cittadini devono scegliere tra Bersani e Berlusconi, non Vendola”

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