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Casa Guidi, luogo di amore e poesia: alla scoperta del rifugio di Robert Browning ed Elizabeth Barrett

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Un nuovo appuntamento organizzato dall’Associazione Nazionale Case della Memoria alla scoperta del rifugio di due famosi poeti inglesi stregati da Firenze. Il 28 novembre (ore 16) si terrà infatti la visita alla Casa di Robert Browning ed Elizabeth Barrett, in piazza San Felice a Firenze, battezzata dalla stessa scrittrice Casa Guidi per dare l’idea di una residenza familiare. I due, dopo essersi sposati nel 1846, clandestinamente a causa l’opposizione del padre di lei, arrivarono a Firenze e vi rimasero per quattordici anni, attratti dalla storia passata della città, ma anche dalla lotta per l’indipendenza italiana.

Oggi la casa è di proprietà del Landmark Trust e dell’Eton College, che hanno cercato di mantenere l’atmosfera originale, evitando che l’appartamento assumesse l’aspetto di un museo. I Browning impiegarono due anni ad arredarlo, acquistando a caro prezzo uno o due pezzi pregiati mentre la gran parte dei quadri e degli altri mobili fu trovata presso rigattieri fiorentini. Alcuni mobili provengono dalla famiglia Barrett, altri dalla famiglia Browning, ma l’insieme rimane come nell’Ottocento; per esempio tutte le porte, i caminetti, le pareti ed i soffitti sono quelli originari.

Nel corso della visita a Casa Guidi si potranno ascoltare dal vivo le testimonianze di alcuni “angeli del fango” inglesi; saranno inoltre lette le memorie di altri angeli del fango. A Casa Guidi, su invito dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, sarà presente anche Francesca Paoletti, presidente della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera che è proprietaria dei due cimiteri acattolici della città di Firenze: il Cimitero di Porta a Pinti, dove si trova la tomba di Elizabeth Barrett e il Cimitero degli Inglesi dove ci sono le tombe di Robert Weidemann Browning, figlio di Elizabeth Barrett e Robert Browning, e la tomba di Sarianna Browning, sorella di Robert Browning. Ci saranno poi Massimo Conti Donzelli, Console di Firenze del Touring Club Italiano e Antonella Nannicini, direttore della Casa Museo Tintori, che parlerà di Tintori e l’Alluvione.

Nella stessa occasione (ore 18) è prevista una visita alla chiesa anglicana di St. Mark, in via Maggio, che servì agli “Angeli del fango” per rifocillarsi. A seguire, il Coro della Chiesa Inglese di San Marco si esibirà nel “Flood Concert”. Il programma raccoglie pezzi solistici e pezzi corali con brani di Howells (“Like as the Hart”), Ireland (“Greater Love”), Rutter (“For the Beauty of the Earth”), MacMillan (“Ave Maris Stella”), Beck (“Offertory”), Fauré (“Pie Jesu”, “In Paradise”), Vaughan Williams (“Rise Heart”, “Let Beauty Awake”, “Youth and Love”).

Nell’occasione verrà presentato il volume “L’altra alluvione” a cura di Aurora Castellani (Edizioni Medicea).

Il 26 novembre (ore 16) ecco inoltre una nuova visita alla Casa Studio di Piero Bargellini (via delle Pinzochere 3, Firenze) organizzata dall’Associazione Nazionale Case della Memoria in collaborazione con il Touring Club Italiano della Toscana e con la rivista Storia e Storie di Toscana.

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