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Londa in festa per la sua pesca Regina

Redazione
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di Elisabetta Failla

La presentazione. In piedi i sei chef. Seduti: a sinistra l'assessore Remaschi, il sindaco Murras e Valter Nencetti
La presentazione. In piedi i sei chef. Seduti: a sinistra l’assessore Remaschi, il sindaco Murras e Valter Nencetti

Da 40 anni a settembre Londa festeggia la sua “Regina”, ovvero la pesca tardiva tipica della zona. Un frutto di altissima qualità non solo a livello regionale ma anche italiano e internazionale. La sua produzione viene celebrata come di consueto con una settimana di iniziative che sono state presentate oggi in Regione dall’assessore regionale Marco Remaschi, dal Sindaco di Londa Aleandro Murras e da Valter Nencetti del Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente

“Siamo contenti – ha detto l’assessore Remaschi – di dare avvio a questo percorso di valorizzazione di un prodotto di eccellenza. La pesca Regina viene da un comune montano, è espressione di una piccola realtà, quella di Londa, ma contiene tutte le qualità che sono centrali per le nostre produzioni: qualità, tipicità, tradizione, retroterra culturale. E visto che, lo dicono i produttori, per la pesca la domanda supera l’offerta, l’auspicio è che questo prodotto di nicchia possa ancora crescere”.

Filippo Saporito, pancia di cinta senese con pesca Regina
Filippo Saporito, pancia di cinta senese con pesca Regina

La pesca Regina, a polpa bianca è per sua natura a “chilometro zero” in quanto non sopporta la lunga refrigerazione e il trasporto prolungato. “Ḕ un frutto che va colto e mangiato – ha sottolineato il sindaco di Londa – e che sta ricevendo sempre più consensi per cui anche gli agricoltori devono sopperire ad una sempre maggiore richiesta”.

La pesca Regina di Londa è un frutto “ritrovato”, un frutto antico, una pesca a maturazione tardiva che, per le sue particolarità, apre il dibattito sulla necessità di recuperare le varietà perdute o dimenticate e che si inserisce in quel panorama italiano che dal 1990 ha registrato la perdita del 75% della diversità genetica delle colture agricole, secondo i dati Coldiretti del 2014.

La Confederazione Italiana Agricoltori parla di un rischio che colpisce più di un quarto degli oltre 5mila prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Una perdita economica stimata in 11 miliardi di euro. L’attuale produzione nel territorio di Londa e confinanti è variabile e si attesta tra le 20/30 tonnellate di cui l’80% di pesca Regina e il 20 di altre varietà a diverso periodo di maturazione.

Gabriele Andreoni, ostrica, pesca Regina, daikon marinato e semi di chia
Gabriele Andreoni, ostrica, pesca Regina, daikon marinato e semi di chia

La storia della pesca Regina di Londa riparte a metà del secolo scorso quando un esperto arboricoltore Alfredo Leoni, la portò alla ribalta del mercato fiorentino riscoprendola per caso. Fu la fortuna del paese di Londa che negli anni del boom e fino al 1980 vide crescere l’interesse verso la sua pesca tardiva e non vide, al contrario di molti paesi italiani di montagna, lo spopolamento del suo territorio.

La varietà è resistente naturalmente a molte delle principali malattie del pesco e cresce bene tra i 100 e i 700 metri di altitudine. L’Appennino toscano da subito si è presentato come zona ideale di coltivazione. Oggi, dopo l’abbandono dei campi avvenuto intorno agli anni’80, gli agricoltori sono tornati ad amare questa pesca unica, che insieme ad altre varietà a diversa maturazione, è uno dei capisaldi della coltivazione della zona.

Questo tipo di pesca non solo ha un ottimo profumo ma ha una giusta combinazione di acidi e zuccheri tanto da essere non solo gustata a fine pasto ma anche utilizzata nella preparazione di alcuni piatti.

Ristorante da Settimo, gamberoni imperiali su letto di Pesca Regina al Brandy
Ristorante da Settimo, gamberoni imperiali su letto di Pesca Regina al Brandy

Per questo sei chef fiorentini, che hanno da sempre un rapporto intenso con i prodotti del territorio, apriranno la settimana dedicata alla pesca Regina che precederà la tradizionale Festa della pesca Regina di Londa che si svolgerà dalll’8 al 10 settembre, inserendo in menu un piatto a lei dedicato.  Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati), Gabriele Andreoni (Gurdulù), Andrea Perini (Al 588), Massimo Zetti (Osteria de l’Ortolano) – Settimio Sordi (Da Settimo) e Paolo Gori ( da Burde) ne interpreteranno la qualità  attraverso ricette di loro creazione.

Il programma dei tre giorni di festa a Londa prevede passeggiate tra i pescheti e sui sentieri, incontri, gare sportive. Da non perdere la “Disfida della Regina”, ovvero la sfida culinaria tra blogger. Marco Bechi e una misteriosa “blogger” fiorentina si sfideranno a colpi di pesca Regina con due ricette che saranno giudicati dal pubblico presente.

Il vincitore riceverà Trofeo GustarViaggiando composto da un fine settimana sulla montagna fiorentina presso l’agriturismo Nencetti, un oggetto offerto dalla gioielleria fiorentina Penko, una cena per due presso il ristorante gourmet “Al 588”, prodotti del territorio e una cassetta di pesca Regina. Non mancherà il Mercatino km 0 dei prodotti locali e tante altre novità per scoprire la montagna fiorentina in allegria.

Per informazioni: #pescalonda e https://www.facebook.com/reginadilonda/?fref=ts

Andrea Perini, un fagiano per la Regina

Andrea Perini, un fagiano per la Regina

 

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