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Nel ricordare i 20 anni di mobilità elettrica a Firenze mezzi di cantieri a impatto zero

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Celebrare il passato, fare il punto sul presente e anticipare i prossimi sviluppi che prevedono anche i mezzi di cantiere a impatto zero. Sono questi gli obiettivi dell’evento “20 anni di mobilità elettrica a Firenze” che si è svolto questa mattina a Palazzo Vecchio. A fare gli onori di casa l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti: “Con 179 stazioni di ricarica per le auto elettriche Firenze è la città con la più vasta rete del suo genere in Italia, in competizione con i più grandi centri europei – ha sottolineato l’assessore – . Un primato confermato anche dalla classifica Euromobility 2017 che pone Firenze sul podio come prima città elettrica d’Italia per numero di veicoli in circolazione, taxi elettrici, stazioni di ricarica e via dicendo”.

Si tratta del riconoscimento di un impegno che sta andando avanti ormai da tanti anni e che si è concretizzato in molteplici azioni: dal ricambio con i veicoli elettrici del parco mezzi del Comune al carsharing ecologico, dalla rete delle colonnine per la ricarica alle 70 licenze per i taxi a impatto zero che possono contare su cinque stazioni fast charge loro dedicate senza dimenticare il sistema tranviario. I prossimi sviluppi punteranno su un centro storico sempre più pedonale, ciclabile ed elettrico anche grazie all’interescambio con i mezzi pubblici e la sharing mobiliy. “Con la firma del Patto dei sindaci Firenze si è impegnata a ridurre del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020 – ha aggiunto l’assessore Giorgetti – e le politiche intraprese vanno appunto in questa direzione”. 
Tornando all’evento, l’iniziativa inserita nel programma della Settimana europea della mobilità, prende spunto da un evento accaduto giusto 20 anni fa: si tratta del raid no-stop Roma-Firenze con uno scooter elettrico effettuato dall’allora giornalista della Nazione Piero Campani.
È stato proprio Campani a raccontare il viaggio e a ricordare come l’Amministrazione comunale guidata da Mario Primicerio decise di scommettere, prima città in Italia, sull’elettrico. “Firenze è stata la prima città a dotarsi di una centralina di ricarica e la prima a deliberare gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, sempre nel 1997”. 
Da quegli anni l’impegno del Comune è andato avanti fino alla decisa accelerazione dell’ultimo periodo. 

A corredo dell’evento in piazza Signoria sono stati esposti alcuni mezzi elettrici dell’Amministrazione, un taxi ecologico, i veicoli del car sharing a batteria, e soprattutto, due macchine operatrici per cantiere rigorosamente elettrici. Si tratta di due mezzi prodotti dall’azienda tosco-giapponese Kato-Imer che dalla sede di Cusona (San Gimignano)  esporta  già da un anno negli Stati Uniti, in particolare in California. Il vice presidente della Kato-Imer, Paolo Venturi, nel suo intervento. Ha ricordato che anche in Italia sono a listino due mezzi da cantiere elettrici.

” Noi crediamo – ha ricordato Venturi – che nel giro di qualche anno anche i mezzi da cantiere dovranno adeguarsi alla richiesta della società nel rispetto ambientale con mezzi elettrici o al massimo ibridi. Non solo. Le nuove tecnologie ci permetteranno di avere sempre sotto controllo la fase operativa di un mezzo per motivi di sicurezza dell’operatore e di utilizzare al meglio il mezzo in fatto di contenimento. Kato-Imer è già indirizzata da tempo in questa direzione con scelte fatte in tempi non sospetti. L’escavatore, attualmente in vendita in California, ben presto sarà disponibile anche per l’Europa perché esiste una richiesta in questa direzione da molte città del Vecchio Continente. Considerando che il costo finale non è così lontano da quelli termici” 

Quello delle macchine operatrici a emissioni zero e/o ibride è un settore in rapido sviluppo su cui anche l’Amministrazione ha deciso di puntare. “Stiamo pensando a inserire negli appalti del Comune una premialità per chi utilizzerà mezzi di cantiere elettrici – sottolinea l’assessore Giorgetti –. Oltre a un impatto zero dal punto di vista dell’inquinamento, questi mezzi hanno anche l’importante vantaggio di essere meno rumorosi. Caratteristica che per interventi sulle strade, soprattutto quelle più strette del centro, è sicuramente un importante valore aggiunto”.

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