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“La mia impresa a Scandicci”: i premiati

Redazione
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Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani insieme ai premiati
Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani e l’assessore alla Formazione Diye Ndaye  insieme ai premiati

Sono stati proclamati oggi al Castello dell’Acciaiolo i tre vincitori del bando “La mia impresa a Scandicci”, dedicato ai giovani tra i 18 e i 40 anni. Promosso dal Comune di Scandicci con la sua Agenzia Formativa, in collaborazione con il Vivaio per l’Intraprendenza di Firenze, il bando “La mia impresa a Scandicci” si è posto sin dall’inizio l’obiettivo di diffondere e incentivare la cultura imprenditoriale tra i giovani con un percorso formativo dedicato a loro e un premio in denaro per la fase di start­up. Dei 41 progetti presentati, 12 sono arrivati alla fase finale. A vincere i premi in denaro, le tre idee imprenditoriali giudicate migliori in base ai criteri di fattibilità, cantierabilità, impatto sul territorio e chiarezza, che dovranno partire entro fine luglio 2015 per ricevere la somma di denaro vinta. Primo classificato (5 mila euro) è stato Dario Fabbrini con “L’orchidario”, un progetto per la produzione e vendita di orchidee e altre piante particolari nel territorio scandiccese, recuperando la coltivazione di piante antiche, oggi importate dall’estero. Seconda classificata Maria Leo, con “Verde rugiada” (3 mila euro), un progetto di orto in affitto,con un programma dedicato a chi vuole imparare a coltivare il proprio orto, e la possibilità di“adottare un contadino”.Al terzo posto si è classificato il progetto di Francesca De Marco, “Gastronomia vegana e vegetariana” (2 mila euro) che prevede l’apertura di un punto gastronomico totalmente dedicato achi segue una dieta vegetariana e vegana o ha intolleranze e problemi alimentari. A consegnare gli “assegni” il Sindaco Sandro Fallani, che ha dichiarato la disponibilità del Comune a sostenere i 12 progetti finalisti anche in futuro. Alla premiazione era presente anche l’assessore alla Formazione Diye Ndiaye. Grande soddisfazione anche da parte dei partecipanti. “E’ stata un’esperienza utile e interessante-hanno commentato i finalisti­ che ci ha permesso di imparare molto, ma soprattutto di fare rete, di riflettere insieme sulla nostra idea di impresa, sul nostro progetto, di confrontarci”.

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