Home STARBENE / GUSTO Tanto di cappello ……..

Tanto di cappello ……..

Redazione
531
0

di Gianni Mercatali

L’autunno è sempre il periodo della presentazione delle Guide ai ristoranti d’Italia. Ad iniziare questa sorta di rassegna è sempre stata la Guida de L’Espresso. E anche quest’anno ha mantenuto l’impegno creando un appuntamento sempre di grande attenzione mediatica alla Stazione Leopolda di Firenze in collaborazione con Pitti Immagine. Ma l’edizione 2017 ha creato alcuni “mal di pancia” non per i piatti degustati ma per come sono stati valutati.

Sono spariti i voti espressi in ventesimi lasciando il posto ai “cappelli”. E questo cambiamento, come tutti i cambiamenti, ha creato un certo disorientamento. Eppure basterebbe leggere nelle primissime pagine l’editoriale del direttore Enzo Vizzari che spiega in modo chiaro e sintetico il perché di questa evoluzione. Ma la Gazzetta di Firenze ha voluto ulteriormente approfondire scambiando “due parole” con Aldo Fiordelli, responsabile della Guida per la regione toscana.

“Al di là dei simboli è indubbio che ci sia stata un’accelerazione su quella che secondo il decalogo di Vizzari è la nuova cucina italiana. Una cucina avanti, fermamente italiana, anzi regionale che privilegia comunque l’innovazione e nuove tecniche. Questa spinta ha penalizzato alcuni grandi nomi, ma anche la Toscana in generale che ha sempre privilegiato una cucina più tradizionale che innovativa. D’altra parte questa regione nel passato già aveva ‘esiliato’ chef come Paolo Lo Priore, Andrea Mazzoni, Paolo Gorini, Andrea Accordi”.

Ma tornando alla Guida è altrettanto importante non trascurare quelli che sono gli oltre venti premi che attribuisce ogni anno a ristoranti e chef con varie motivazioni: dal pranzo dell’anno, al maître o sommier o al miglior servizio di sala. Ed è proprio quest’ultimo premio che porta il nome della più che centenaria Azienda vitivinicola toscana Famiglia Cecchi, attribuito alla squadra del ristorante Seta del Mandarin Oriental di Milano diretta dal restaurant manager Alberto Tasinato (nella foto con Enzo Vizzari e Andrea Cecchi).

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui